Israele-Hamas, la diretta. "Da domani flusso continuo di aiuti a Gaza"
Sedicesimo giorno di guerra. Il valico di Rafah è stato riaperto e subito richiuso: passano gli aiuti, ma nessuno può uscire dalla Striscia di Gaza. Israele ancora non ha avviato l'invasione di terra. Cairo, al summit per la Pace salta la dichiarazione finale. Segui la diretta.
Ore 20.24 - Il Papa a Biden, "prevenire escalation regionale"
Durante il colloquio telefonico di oggi, il presidente Usa Joe Biden e Papa Francesco "hanno discusso della necessita' di prevenire un'escalation nella regione e di lavorare per una pace duratura in Medio Oriente". E' quanto si legge nel comunicato in cui la Casa Bianca riferisce del colloquio. "Il Presidente ha condannato il barbaro attacco di Hamas contro i civili israeliani e ha affermato la necessita' di proteggere i civili a Gaza - si legge nel resoconto della telefonata diffuso dalla Casa Bianca - Ha parlato della sua recente visita in Israele e dei suoi sforzi per assicurare la consegna di cibo, medicine e altri aiuti umanitari per contribuire ad alleviare la crisi umanitaria a Gaza".
Ore 19.58 - Gaza, "da domani flusso continuo di aiuti"
Il nuovo inviato dell'amministrazione Biden per la situazione umanitaria a Gaza, David Satterfield, afferma che un "flusso continuo" di aiuti umanitari inizierà a entrare a Gaza domani, dopo che il primo convoglio di 20 camion entrato ieri attraverso il valico di Rafah. "Ci sono altri 15 camion in viaggio oggi", dice Satterfield a MSNBC.
Ore 19.35 - "Tra un mese o due Hamas non ci sarà più"
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato che l'incursione di terra a Gaza nella prossima fase della guerra "potrebbe durare mesi", ma quando finirà "Hamas non esisterà più". "L'offensiva di terra deve essere l'ultima manovra a Gaza, per la semplice ragione che dopo di essa non ci sarà più Hamas. Ci vorrà un mese, due o tre, ma alla fine l'organizzazione non ci sarà più", ha detto il ministro durante una visita al centro di comando dell'aeronautica israeliana a Tel Aviv.
Ore 18.58 - "Attacco programmato da un anno"
Il manuale distribuito ai combattenti di Hamas che hanno partecipato all'attacco dello scorso 7 ottobre è datato 2022 e dimostra una programmazione a lungo termine fin nei dettagli. Il documento, trovato sul corpo di un combattente ucciso, è stato analizzato dagli esperti consultati dal Washington Post assieme ad alcuni altri testi: vi sono contenuti, fra gli altri, indicazioni per l'utilizzo di armi (anche di quelle nordcoreane che Pyongyang non ha mai ammesso di avere dato ad Hamas) . "Questo è un documento militare segreto - si legge nella pagina iniziale secondo quanto riferisce la testata americana - Deve essere conservato in un luogo sicuro. E' vietato muoversi con esso se non in presenza di ordini". Sul retro c'è una foto dello sceicco palestinese Abdullah Azzam, mentore di Osama bin Laden. "Se questa è la loro fonte di ispirazione e questa è la figura, il simbolo, a cui guardano, capisco qualcosa di più del loro comportamento il 7 ottobre", ha detto al Washington Post l'ex responsabile del dipartimento palestinese di Israele, Michael Milshtein, riferendosi alla data dell'attacco che ha scatenato il conflitto in corso.
Ore 18.23 - Cos'ha ricordato il Papa a Biden
Proprio questa mattina, dopo la recita dell'Angelus, il Pontefice ha rilanciato un forte appello per la pace esprimendo il suo dolore per quanto sta accadendo in Israele e in Palestina. "La guerra, ogni guerra che c'è nel mondo - penso anche alla martoriata Ucraina - è una sconfitta. La guerra sempre è una sconfitta, è una distruzione della fraternità umana. Fratelli, fermatevi! Fermatevi!". Francesco si è detto "molto preoccupato, addolorato" per la "grave situazione umanitaria a Gaza" e per i raid contro "l'ospedale anglicano e la parrocchia greco-ortodossa". "Rinnovo il mio appello affinché si aprano degli spazi, si continuino a far arrivare gli aiuti umanitari e si liberino gli ostaggi", ha detto ricordando che venerdì prossimo, 27 ottobre, ha indetto "una giornata di digiuno, di preghiera e di penitenza" e che quel giorno alle 18 in San Pietro si vivrà "un'ora di preghiera per implorare la pace nel mondo".
Ore 18.08 - Il Papa telefona a Biden
Questo pomeriggio ha avuto luogo una telefonata tra Papa Francesco e il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. La conversazione, durata circa 20 minuti, ha avuto come argomento le situazioni di conflitto nel mondo e il bisogno di individuare percorsi di pace. Lo rende noto la Sala Stampa della Santa Sede.
Ore 17.38 - Israele, "colpita per errore una postazione egiziana sul confine"
Un carro armato delle Forze di difesa israeliane (Idf) "ha sparato accidentalmente poco fa e ha colpito una postazione egiziana vicino al confine nella zona di Kerem Shalom", nel sud di Israele. Lo rende noto in un tweet il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce militare delle Idf. "L'incidente è oggetto di indagine e i dettagli sono allo studio. L'Idf si rammarica per l'accaduto", ha aggiunto.
Ore 17.32 - "Fronte internazionale unito contro i raid su Gaza"
Il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mohammad Shtayyeh ha chiesto alla comunità internazionale di formare "un fronte unito" per fermare gli attacchi di Israele sulla Striscia di Gaza. "Mettiamo in cima alle nostre priorità quella di fermare l'aggressione israeliana e di portare aiuti medici e umanitari per prevenire una grave catastrofe umanitaria", ha detto Shtayyeh durante un incontro con 25 ambasciatori, rappresentanti e consoli.
Ore 17.27 - Yemen, "pronti ad attaccare le navi israeliane"
"Se continuano gli attacchi su Gaza, le navi israeliani nel Mar Rosso verranno attaccate". E' la minaccia dei miliziani sciiti Houthi in Yemen. Nei giorni scorsi il Pentagono aveva riferito una nave da guerra della Marina americana nel Mar Rosso aveva intercettato tre missili da crociera "e diversi droni" lanciati dai miliziani sciiti Houthi dello Yemen "potenzialmente verso obiettivi in Israele.
Ore 16.49 - Blinken, "più acqua a Gaza. Rischio malattie"
Gli Stati Uniti vorrebbero che fosse garantita una maggiore fornitura di acqua potabile alla popolazione della Striscia di Gaza, sottolineando il rischio della diffusione di malattia attraverso acqua malsana. Lo ha detto il Segretario di Stato Antony Blinken intervistato dalla Nbc. Israele, ha spiegato, ha riaperto una delle condutture dell'acqua verso Gaza la settimana scorsa, ma "ci sono un paio di altre condutture che vorremmo vedere ripristinate". Secondo il capo della diplomazia statunitense "gli impianti di desalinizzazione devono essere riaccesi per garantire che l'acqua potabile a Gaza sia pulita". L'Amministrazione Biden, ha aggiunto è "preoccupata per la diffusione di malattie nell'enclave causate dai civili che bevono acqua malsana".
Ore 16.12 - Usa premono su Israele, "ritardate l'invasione"
Il governo degli Stati Uniti ha fatto pressioni su Israele affinché ritardi la sua imminente invasione di Gaza per consentire il rilascio di altri ostaggi da parte di Hamas. Lo rivelano alla Cnn due fonti informate del dossier. "L'amministrazione americana ha fatto pressione sulla leadership israeliana perché ritardasse l'intervento a causa dei progressi sul fronte degli ostaggi" e della necessita' di far arrivare camion di aiuti a Gaza, ha detto una persona che ha familiarita' con il dossier. Il Consiglio di Sicurezza Nazionale non ha risposto immediatamente per un commento. Quando ieri e' stato chiesto al presidente degli Stati Uniti Joe Biden se stesse incoraggiando Israele a ritardare l'invasione, ha risposto: "Sto parlando con gli israeliani".
Ore 15.31 - Netanyahu ai soldati, "è una guerra per la nostra esistenza. Uccidete"
Incontrando i soldati nel nord di Israele, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto loro: "So che avete perso degli amici ed è una cosa molto difficile, ma stiamo combattendo per la nostra vita, una lotta per la nostra casa. Non è un'esagerazione, non è un'esagerazione, questa è la guerra. O uccidete o sarete uccisi, e loro devono essere uccisi". Netanyahu ha aggiunto che "se Hezbollah decidesse di entrare in guerra, vorrebbe la seconda guerra del Libano. Commetterebbe l'errore della sua vita. Lo colpiremo con una forza che non può nemmeno immaginare e l'esito per il gruppo e per il Paese del Libano sarà devastante".
Ore 15.11 - Iran, "la situazione può diventare incontrollabile"
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha avvertito Stati Uniti e Israele che la situazione potrebbe diventare "fuori controllo" in Medio Oriente se i due Paesi non "metteranno immediatamente fine ai crimini contro l'umanità e al genocidio a Gaza". "Oggi la regione è come una polveriera... Vorrei avvertire gli Stati Uniti e il regime fantoccio israeliano che se non metteranno immediatamente fine ai crimini contro l'umanità e al genocidio a Gaza, tutto sarà possibile in qualsiasi momento e la regione diventerebbe incontrollabile", ha affermato Amir-Abdollahian durante una dichiarazione con il suo omologo sudafricano Naledi Pandor a Teheran. La comunità internazionale teme una ricaduta della guerra scoppiata il 7 ottobre tra Hamas e Israele, e un maggiore coinvolgimento in particolare degli Hezbollah libanesi, alleati del movimento integralista islamico palestinese Hamas sostenuto dall'Iran.
Ore 14.36 - Netanyahu: "Se Hezbollah entra in guerra, perde"
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha visitato la Brigata Commando nel nord di Israele. Durante la sua visita, Netanyahu ha avvertito che se Hezbollah decidesse di unirsi alla guerra "perderebbe" la Seconda Guerra del Libano, riferendosi al combattimento del 2006 tra Hezbollah e Israele che provoco' danni su vasta scala in Libano. La notizia è riportata dal quotidiano israeliano Haaretz.
Ore 14.10 - Entrano a Gaza 17 camion umanitari
17 camion umanitari hanno attraversato il valico egiziano di Rafah verso la Striscia di Gaza, bombardata e assediata da Israele, il secondo convoglio in due giorni destinato al territorio palestinese dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Lo ha confermato un corrispondente dalla Afp sul posto.
Ore 14.01 - Iran: stop genocidio Gaza, o regione fuori controllo
Il ministro degli Esteri iraniano minaccia Israele e gli Stati Uniti affermando che il Medio Oriente rischia di andare fuori controllo. "Avverto gli Stati Uniti e il loro delegato (Israele ndr) che se non fermano immediatamente il crimine contro l'umanita' e il genocidio a Gaza, tutto è possibile in qualsiasi momento e la regione andrà fuori controllo". Così Hossein Amir-Abdollahian in una conferenza stampa congiunta a Teheran con il suo omologo sudafricano Naledi Pandor.
Ore 13.53 - Idf: ucciso vicecapo artiglieria Hamas a Gaza
L'Idf conferma di aver ucciso Muhamad Qatmash, il vice capo dell’artiglieria di Hamas a Gaza, "responsabile per le operazioni nella Brigata Centrale". Secondo il portavoce militare di Israele, "ha avuto un ruolo significativo nella programmazione e nella esecuzione del fuoco verso Israele". L’esercito ha poi aggiunto che sta continuando a colpire obiettivi di Hamas da questa mattina.
Ore 13.38 - Israele: se Hezbollah apre il secondo fronte, colpiremo l’Iran
"Il piano dell’Iran è di attaccare Israele su tutti fronti. Se realizziamo che vogliono attaccare Israele, non solo su tutti i nostri fronti, noi attaccheremo la testa del serpente, l’Iran". Così il ministro dell’economia di Israele Nir Barkat in una intervista al quotidiano inglese Daily Mail. Barkat - che si riferiva agli Hezbollah libanesi, alleati di Teheran - ha anche minacciato che se questi apriranno un fonte al nord, Israele "li cancellerà dalla faccia della terra".
Ore 13.14 - Due morti nel raid sull'aeroporto di Damasco
Sono almeno due i lavoratori dell'aeroporto della capitale siriana morti "a seguito del bombardamento israeliano contro l'aeroporto siriano di Damasco all'alba". Lo riferisce in un comunicato il direttore generale della meteorologia siriana. Nella nota si spiega infatti che i due lavoratori uccisi lavoravano per il servizio meteorologico di stanza all'aeroporto.
Ore 12.44 - L'appello di Papa Francesco
"Rinnovo il mio appello affinché si aprano degli spazi, si continuino a far arrivare gli aiuti umanitari e si liberino gli ostaggi. La guerra, ogni guerra nel mondo, è una sconfitta. La guerra sempre è una sconfitta, è una distruzione della fraternità umana. Fratelli, fermatevi". Così papa Francesco al termine della recita dell'Angelus in piazza San Pietro.
Ore 12.36 - Cina chiede all'Onu conferenza di pace
L'inviato speciale del governo cinese in Medio Oriente, Chai Jun, ha invitato le Nazioni Unite a convocare una conferenza di pace di ampio respiro per discutere del conflitto israelo-palestinese. "Le Nazioni Unite dovrebbero lavorare per convocare una conferenza di pace internazionale su larga scala il prima possibile", si legge nel sito del ministero degli Esteri cinese.
Ore 12.24 - Razzi Hezbollah colpiscono postazioni di Israele
Hezbollah rivendica di aver colpito con razzi lanciati dal Libano una torre di trasmissione israeliana nella località di al Abad. Tel Aviv ha confermato l'attacco con missili anti carro. Sarebbe stato invece colpito un bersaglio vicino ad Har Dov. Israele ha risposto al fuoco. Proiettili di artiglieria sono caduti su Kafr Chouba e vicino a Joula e al-Marj.
Ore 12.03 - Der al Balah, pronti camion di aiuti
Un convoglio di camion di aiuti umanitari è pronto a partire della sede Unwra della città di der al Balah, nel centro del Paese. Lo confermano fonti sul campo.
Ore 11.48 - Israele, arrestato membro forze speciali di Hamas
Le forze militari israeliane hanno arrestato un altro membro delle unità di elite di Hamas Nukhba coinvolto nell'attacco del sette ottobre scorso. L'arresto è avvenuto mentre stava cercando di tornare nella Striscia di Gaza. E' stato consegnato ai servizi di sicurezza dello Shin Bet.
Ore 11.18 - Lavrov a Teheran
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, sarà domani - lunedì 23 ottobre - a Teheran per colloqui con le autorità. Lo conferma la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. L'asse tra Russia e Iran, insomma, si fa sempre più solido
Ore. 11.11 - Israele, prove per Corte penale Aia
Israele ha cominciato a raccogliere le testimonianze degli uomini di Zaka, che due settimane fa hanno partecipato all'identificazione delle vittime del massacro di Hamas nei kibbutz circostanti Gaza. Le loro testimonianze verranno utilizzate come prova di crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio nei procedimenti contro Hamas alla Corte penale internazionale dell'Aia. Zaka è un'organizzazione di volontari che collabora nell'identificazione delle vittime di terrorismo per garantire la sepoltura secondo i dettami religiosi ebraici; e i suoi volontari sono stati in prima linea nelle giornate convulse successive al massacro.
Ore 10.50 - Gaza, casi di varicella e scabbia
I servizi sanitari nella Striscia di Gaza, assediata da due settimane da Israele, hanno rilevato casi di varicella, scabbia e diarrea causati dalle cattive condizioni igieniche e dal consumo di acqua proveniente da fonti non igieniche. L'allarme arriva dall'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari. Nel rapporto quotidiano sulla situazione a Gaza, le Nazioni Unite avvertono che questi casi possano aumentare a meno che non ritorni l'elettricita' nella Striscia, che è completamente isolata da Israele, o non arrivi più carburante ai generatori di corrente: alcuni palestinesi sono costretti a consumare acqua salata dai pozzi agricoli, il che potrebbe causare epidemie di colera e comportare rischi per la salute come un possibile aumento dei livelli di ipertensione, soprattutto nei neonati e nelle donne incinte e nelle persone con problemi renali.
Ore 10.41 - Valico di Rafah tra Gaza ed Egitto al momento rimane chiuso
Il valico di Rafah tra l’Egitto e Gaza rimane al momento chiuso dopo la temporanea apertura di ieri che ha permesso il transito di una ventina di camion con aiuti umanitari destinati alle persone della Striscia. Nel versante egiziano si vedono camion di aiuti fermi.
Ore 10.17 - Israele: ritrovati file di Hamas con istruzioni su uso armi chimiche
Le autorità israeliane sostengono di aver trovato file di Hamas contenenti istruzioni per l’uso di armi chimiche. La vicenda è stata riportata dal portale di notizie Axios, che cita due funzionari israeliani e una copia di un documento riservato del Ministero degli Affari Esteri israeliano. L’esercito israeliano avrebbe trovato una chiavetta Usb sul corpo di un membro di Hamas che ha partecipato all’attacco terroristico del 7 ottobre, contenente le istruzioni per realizzare un "dispositivo di dispersione di cianuro". Tuttavia, i media riferiscono di non essere stati in grado di confermare in modo indipendente l’autenticità del file elettronico dell'organizzazione terroristica.
Ore 09.53 - Razzi contro base aerea Usa in Iraq
Razzi Katyusha sono stati lanciati contro la base aerea militare irachena di Ain al-Asad in cui sono stazionati militari americani e di altri Paesi, denunciano fonti militari citate dal Jerusalem Post. La base si trova nell'ovest del Paese. Ieri i sistemi di difesa aerea della base avevano intercettato a abbattuto due droni che sorvolavano il sito.
Orea 09.41 - Karmia e Ashkelon, sirene d'allarme
Le sirene antiaeree che segnalano il possibile lancio di razzi sono state avvertite nel kibbutz Karmia e ad Ashkelon, nel sud di Israele: lo conferma il quotidiano israeliano Haaretz.
Ore 09.29 - Ucciso palestinese in Cisgiordania: il 5° oggi
Un altro palestinese, il quinto, è stato ucciso oggi dalle forze israeliane in Cisgiordania: lo afferma il ministero della Salute dell'Anp a Ramallah. Un soldato ha aperto il fuoco contro l'uomo a Qabatiya, vicino a Jenin. Dall'inizio della guerra fra Israele e Hamas lo scorso sette ottobre, sono 90 i palestinesi uccisi in Cisgiordania.
Ore 09.18 - Attacco a moschea Jenin, altri morti in Cisgiordania
Dopo l’attacco notturno alla moschea al-Ansar di Jenin - dove Israele ha colpito un cellula armata che, secondo la radio militare, stava preparando un attentato - è salito il bilancio dei palestinesi uccisi in Cisgiordania in scontri con l’esercito. Stando al bilancio della Wafa, l’agenzia di stampa ufficiale palestinese, nella moschea sono rimaste uccise due persone. Una terza è stata colpita dall’esercito durante disordini verificatisi nella vicina località di Kabatya. Due altri palestinesi sono stati colpiti a morte nel corso di incidenti avvenuti a Tubas e a Nablus, secondo fonti mediche citate sempre dall’agenzia.
Ore 09.01 - Ebrei ortodossi, crescono le domande di arruolamento
Starebbero crescendo in modo esponenziale le richieste degli ebrei ortodossi (haredim) di arruolarsi nell’esercito. Lo conferma l’esercito israeliano secondo cui negli ultimi giorni le domande sono aumentate arrivando a 2 mila. In Israele la norma prevede che gli haredim siano esentati dal servizio di leva. Il portavoce militare ha annunciato che nelle prossime ore comincerà il vaglio delle domande inoltrate.
Ore 08.52 - Centro di Israele e Tel Aviv, suonano le sirene d'allarme
Le sirene di allarme per la ripresa del lancio dei razzi da Gaza risuonano nel centro di Israele e nella zona grande di Tel Aviv. Lo ha fatto sapere l’esercito israeliano.
Ore 08.39 - Francia, 007: razzo palestinese dietro alla strage all'ospedale
Secondo l'intelligence francese, è stato un razzo palestinese, e non un raid aereo israeliano, la causa dell'esplosione dell'ospedale al-Ahli di Gaza, un razzo palestinese che trasportava una carica esplosiva di circa 5 chilogrammi e forse ha fatto cilecca. Lo riferisce l'agenzia Ap che cita come fonte un alto militare francese. Secondo la fonte, sono diversi i razzi nell'arsenale di Hamas in grado di trasportare cariche esplosive di quel peso (tra i quali uno di fabbricazione iraniana e un altro palestinese).
Ore 08.18 - Israele, evacuazione altre 14 comunità
Israele mette in conto di evacuare altre 14 comunità nel nord dello stato ebraico. Lo dichiara in una nota l'Idf, nota rilanciata poi dalle agenzie internazionali. L'iniziativa arriva dopo i nuovi conflitti a fuoco transfrontalieri tra Israele e i militanti di Hezbollah, sostenuti dall'Iran, lungo il confine settentrionale di Israele, e fa temere un allargamento del conflitto nel quadro della guerra tra lo stato ebraico e l'organizzazione fondamentalista islamica palestinese Hamas.
Ore 07.59 - "Aeroporti Damasco-Aleppo fuori servizio dopo raid Israele"
Gli attacchi di Israele nella notte in Siria hanno messo fuori uso i due principali aeroporti del Paese: Damasco e Aleppo. Lo riferiscono i media statali, citando una fonte militare. "Intorno alle 5.25 (ora locale), il nemico israeliano ha effettuato un attacco aereo contro gli aeroporti internazionali di Damasco e Aleppo, provocando la morte di un dipendente allo scalo della capitale e il ferimento di un’altra persona", precisa una fonte militare rilanciata dall’agenzia ufficiale siriana Sana. "Le piste degli aeroporti sono fuori servizio", conclude la medesima fonte.
Ore 07.36 - World Food Programme: Gaza sull’orlo della catastrofe
La carenza di beni di prima necessità "sta spingendo Gaza sull’orlo della catastrofe": così il Programma Alimentare Mondiale (World Food Programme) citando la grave carenza di cibo, acqua e forniture mediche nell’enclave
Ore 07.12- Idf: Hezbollah trascina il Libano in guerra
L’escaltion di attacchi da parte di Hezbollah rischia di "trascinare il Libano in una guerra", ha affermato l’esercito israeliano, dopo nuovi scontri a fuoco transfrontalieri che hanno fatto temere un conflitto più ampio. "Hezbollah sta trascinando il Libano in una guerra dalla quale non guadagnerà nulla, ma perderà molto", ha rimarcato il portavoce delle Forze di difesa israeliane Jonathan Conricus.
Ore 06.48 - - Media palestinesi: un morto nell’attacco alla moschea di Jenin
Un morto e tre feriti. Sarebbe questo il bilancio dell’attacco aereo effettuato da Israele contro una "struttura sotterranea della moschea Al-Ansar a Jenin", in Cisgiordania. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa citando il direttore della Mezzaluna Rossa palestinese di Jenin, Mahmoud Al-Saadi. La vittima del bombardamento sarebbe un giovane.
Ore 06.00 - Media: raid israeliano sugli aeroporti di Damasco e Aleppo
Un attacco aereo sarebbe stato condotto dall’esercito israeliano sugli aeroporti di Damasco ed Aleppo. Lo riferiscono i media israeliani. La rete libanese Al Mayadeen ha riferito che Aleppo è stata colpita da quattro missili.
Ore 05.44 - Canada, 007: Israele non ha colpito l’ospedale di Gaza
Il ministero della Difesa canadese dichiara attraverso un comunicato che le indagini sull’attacco all’ospedale dimostrano che a colpire Al-Ahli non è stato Israele. "L’analisi condotta in modo indipendente dalle forze armate canadesi dal comando dell’intelligence indica con un alto grado di sicurezza che Israele non ha colpito l’ospedale Al-Ahli il 17 ottobre 2023", si legge in un comunicato. L’impatto è stato probabilmente causato da un razzo lanciato da Gaza, ha detto il Dipartimento della Difesa sulla base di un’analisi di dati pubblici e di informazioni classificate.
Ore 04.39 - Usa attivano sistemi di difesa in tutto il Medio Oriente
Il Pentagono si attiva per aumentare la propria presenza militare in Medio Oriente, ordinando l’attivazione di sistemi di difesa aerea in tutta la regione e ha annunciato che anche altre forze statunitensi che potrebbero essere dispiegate a breve. Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha aggiunto, in un comunicato, che si tratta di una risposta alle "recenti escalation dell’Iran e delle sue forze per procura in tutto il Medio Oriente». Saranno schierati in tutta la regione «un sistema di difesa antimissile ad alta quota (THAAD) e diverse batterie di missili terra-aria Patriot" e altri mezzi militari sono stati collocati in uno stato di «pre-schieramento».
Ore 03.49 - Uccisa la presidente di una sinagoga a Detroit
La presidente di una sinagoga di Detroit è stata pugnalata a morte fuori dalla sua casa. La vittima è Samantha Woll, 40 anni, ed è stata trovata morta davanti a casa. La polizia "ha notato una scia di sangue per strada che li ha portati alla residenza della vittima, dove si ritiene sia avvenuto il crimine". La polizia afferma che non si conosce il movente del delitto. C'è il sospetto che ci possa essere un collegamento con il conflitto tra Israele e Hamas. La sezione locale dell’Fbi aiuterà la polizia di Detroit nelle indagini. Woll guidava la sinagoga Isaac Agree Downtown dal 2022.