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Israele, ucciso in un raid a Beirut l'alto dirigente di Hamas

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Saleh al-Arouri, numero due dell'Ufficio politico del gruppo e fondatore del braccio armato (le Brigate Ezzedin al-Qassam), è morto. A confermarlo Hamas. Stando alla tv satellitare al-Jazeera, l'uccisione sarebbe avvenuta durante un raid di un drone attribuito a Israele che ha colpito nella periferia sud della capitale libanese Beirut. L'emittente precisa che insieme ad al-Arouri sono stati uccisi anche due comandanti delle Brigate al-Qassam, senza che per ora i due vengano identificati. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva minacciato di uccidere al-Arouri ancor prima che iniziasse la guerra tra Hamas e Israele, il 7 ottobre.

Non solo, perché già in una conferenza stampa di alcuni giorni fa il ministro israeliano della difesa Yoav Gallant aveva evocato l'eventualità di un attacco israeliano a Beirut. In risposta alla domanda di una giornalista della televisione pubblica Kan, che voleva sapere in quali circostanze Israele avrebbe stabilito che nel Libano sud era stata varcata una 'linea rossa', la risposta di Gallant era stata lapidaria: "Se sentirete che abbiamo attaccato a Beirut, comprenderete che loro hanno varcato la 'linea rossa'".

In precedenza più volte i dirigenti di Israele hanno minacciato di eliminare i dirigenti di Hamas, ovunque essi si trovino. In totale, a causa del raid, sarebbero sei le persone uccise. In ogni caso l'attacco - per l'emittente libanese "Mtv" - aveva come obiettivo un funzionario dei movimenti palestinesi di Hamas o della Jihad islamica. 

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