Al fronte

Russia, ecco il "Treno dello Zar": una muraglia ferroviaria lunga 30 km

Lo chiamano "il treno dello Zar" ed è la grande incognita sul fronte ucraino. "Un enigma per gli analisti militari", spiega Repubblica sottolineando come non sia chiara nemmeno agli esperti la funzione del convoglio. 

Un muro infinito di vagoni ferroviari, lungo quasi 30 chilometri, nelle retrovie russe nel Donbass. Numeri impressionanti, come la mappa comparsa su X: "Quasi 200mila e cento tra carrozze passeggeri e vetture merci con sopra container", allineati a sud della capitale Donetsk. A cosa servono?

 

 

 

Le immagini satellitari pubblicate dal canale di Kiev Deep State e rilanciate dall’Institute for the Study of War "evidenziano le masse metalliche su tutti i binari che vanno dalla stazione di Olenivka a quella di Volnovakha". Secondo Deep State la costruzione di questa sorta di "grande muraglia russa" è iniziata nel luglio 2023, utilizzando vagoni e treni sottratti nei territori ucraini occupati. Probabilmente una difesa di ferro contro l'artiglieria nemica, magari in previsione della temuta "controffensiva" ucraina che non si è mai verificata, o perlomeno non si è attuata nella misura sperata dal governo e dai vertici militari di Kiev. L'infinito convoglio, inoltre "può anche servire come un vero e proprio castello, trasformando carrozze e container nelle postazioni della fanteria".

 

 

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Uno scudo realizzato in un punto decisivo per la linea difensiva studiata dal Cremlino, che temeva un attacco da nord degli ucraini in combinazione con l'avanzata sul fronte sud verso Mariupol, per tagliar fuori i territori occupati dell'Est dalla Crimea lasciando la penisola nel Mar Nero con sempre meno contatti diretti con Mosca. Una complicazione fatale, questa, per i generali russi preoccupati per le diffocoltà nei rifornimenti. Invece, ricorda Repubblica, "la controffensiva ucraina si è focalizzata molto più a ovest e dopo poche settimane si è arenata davanti ai campi minati e ai bunker della Linea Surovikin", sostanzialmente fallendo.

 

 

 

In questo nuovo scenario, la "Muraglia ferroviaria" potrebbe servire anche come semplice magazzino per merci e proiettili, essendo fuori dal raggio d'azione degli obici dell'esercito ucraino. Dall'alto, però, assomiglia a un inquietante reperto di una guerra ancora in corso, eppure d'altri tempi.