Rischio escalation

Estonia nel mirino di Putin: perché lo Zar sarebbe pronto all'attacco

Vladimir Putin sarebbe pronto ad attaccare uno dei Paesi Baltici, probabilmente l'Estonia, per provocare la reazione della Nato. Dopo le assurde accuse contro Kiev e persino contro gli Usa e la Gran Bretagna che avrebbero sostenuto i terroristi islamici che hanno compiuto l'attentato al Crocus City hall di Mosca, il timore è che lo zar possa avere come prossimo obiettivo l'Estonia, perché facile da attaccare e perché faceva parte dell'impero che lui vuole restaurare. 

Riporta La Repubblica che il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Matthew Miller ha liquidato le sparate del presidente russo: "Non c’è alcun commento da fare sul coinvolgimento dell’Ucraina, per la semplice ragione che non è avvenuto. Si tratta solo di propaganda, usata per continuare l’aggressione".

E che la versione di Putin sia falsa lo ha in qualche modo affermato anche il suo alleato bielorusso, il presidente Alexander Lukashenko, che ha detto che i terroristi dell'Isis dopo l'attentato a Mosca stavano cercando di raggiungere Minsk.

Ma "l’estensione delle accuse agli Usa e i loro alleati è preoccupante, perché sembra puntare oltre Kiev, con la possibile finalità di giustificare rappresaglie in altre regioni", si legge nell'articolo.

"Secondo fonti americane il primo obiettivo potrebbero essere i Paesi baltici. A partire dall’Estonia, che ha una significativa popolazione di origine russa, che potrebbe fornire la stessa scusa usata per aggredire il Donbass. Si tratta di membri della Nato, che sta già fortificando le loro difese, e in base all’Articolo V sarebbe costretta a intervenire in loro difesa, correndo il rischio della Terza guerra mondiale. Ma Putin forse scommette sul fatto che l’Alleanza alla fine non avrebbe il coraggio di scatenare un simile scontro, o magari punta sul ritorno di Trump alla Casa Bianca, pensando che sarebbe più malleabile e cooperativo".