Esplosioni a Bangkok
Cinque morti e 100 feriti. Il premier convoca una riunione urgente sulla sicurezza: "Pena di morte per i terroristi"
Cinque morti e 100 feriti. E' questo il bilancio provvisorio di una raffica di esplosioni che hanno devastato il centro finanziario di Bangkok. Cinque deflagrazioni in sequenza sono state avvertite nei pressi della Charoen Pokphand Group, la più grande azienda agricola thailandese. Non risulta che vi siano italiani coinvolti. Da settimane, le "camicie rosse", sostenitori dell'ex premier deposto Thaksin Shinawatra, occupano la piazza della città e chiedono lo scioglimento del parlamento ed elezioni anticipate. Il 10 aprile scorso un tentativo delle forze dell'ordine di disperdere i manifestanti di un quartiere della città vecchia è degenerato in uno scontro violento che ha provocato 25 morti e più di 800 feriti. Oggi prima delle esplosioni l'esercito aveva chiesto ai manifestanti antigovernativi di sgombrare la zona occupata, prima di un'operazione militare. Il premier thailandese, Abhsit Vejjajiva, ha convocato una riunione urgente sulla sicurezza annunciando pena di morte per i «terroristi», dopo l'escalation di violenze costata la vita a 26 persone nell'ultimo mese.