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Afghanistan, attacco suicida

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Feriti sette militari italiani

Silvia Tironi
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 Sette militari sono rimasti lievemente feriti in un attentato suicida a Herat, in Afghanistan. Secondo quanto reso noto dal contingente italiano in missione ad Herat, intorno alle alle 7.40 ore locali, le 5.10 in Italia, nell'area di Herat un'autobomba è stata fatta esplodere contro una colonna di mezzi italiani. I militari sono stati trasportati nell'ospedale da campo della base italiana; nei prossimi giorni saranno trasferiti in Italia. I soldati coinvolti nell'attacco suicida sono il tenente colonnello Giovanni Battaglia, di Vittoria (Ragusa), effettivo al reparto Comando e supporti tattici Aosta con sede a Messina; il capitano Giuseppe Cannazza, di Galatina (Lecce), effettivo allo Stato maggiore dell'Esercito; il primo maresciallo Fabio Sebastiani di Palermo, effettivo al Comfoter, con sede a Verona; il maresciallo ordinario Alessandro d'Angelo, di Messina, effettivo al reparto Comando supporti tattici Aosta con sede a Messina; il caporal maggiore scelto Giuseppe Laganà, di Melito Porto Salvo in provincia di Reggio Calabria, effettivo al primo Reggimento bersaglieri di Cosenza. I primi tre si trovavano in Afghanistan da 10 giorni mentre gli altri due risultavano essere già veterani dell'area. Il nome degli altri due militari coinvolti e subito dimessi non sono stati riferito proprio per l'entità particolarmente lieve delle ferite riportate.  Secondo quanto riferito dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa  "solo uno dei militari italiani coinvolti nell'attentato è rimasto ferito meno lievemente rispetto agli altri". Le sue condizioni, comunque, precisa il ministro, non destano preoccupazione. La Russa ha quindi rivolto "a questi ragazzi e alle loro famiglie il mio abbraccio più sincero e affettuoso. Fortunatamente stanno bene, solo tre sono ancora in infermeria e tutti hanno potuto informare personalmente le loro famiglie". Il nuovo attacco nei confronti delle truppe italiane in Afghanistan dimostra come si sia alzato il livello di scontro con le forze militari del Paese: "Tutte le indicazioni raccolte sullo scenario afghano indicano un innalzamento, se non dal punto di vista quantitativo, della qualità dello scontro", ha spiegato La Russa "l'elevazione del livello di organizzazione nel portare attacchi". La Russa ha "chiesto al generale Vincenzo Camporini, capo di stato maggiore della Difesa, tutte le indicazioni possibili in direzione di un intervento per migliorare il livello di sicurezza dei nostri soldati, in particolare riguardo all'efficienza dei livelli protettivi per la loro salvaguardia. Un livello già buono ma se si può fare ancora di più non devono certo valre questioni di bilancio: se c'è un materiale, un mezzo, una protezione che ancora non abbiamo, vogliamo sapere come acquisirlo". Il ministro ha poi dato disposizione di verificare se i mezzi e gli equipaggiamenti degli italiani in Afghanistan sono adeguati alla situazione attuale e, in caso contrario, di provvedere ai rinforzi. "In questo caso", ha affermato il ministro, "le ristrettezze di bilancio non possono pesare: la cosa più importante è la sicurezza dei nostri ragazzi". Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, in un messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini afferma che "la notizia del nuovo e grave attacco è motivo di grande inquietudine per l'intensificarsi delle attività ostili contro le Forze italiane impegnate a ridare pace e sicurezza alle popolazioni afgane. A tale sentimento si unisce l'orgoglio per la grande professionalità dimostrata, anche in questa occasione, dai nostri soldati che hanno saputo fronteggiare con prontezza e professionalità il difficile momento. PregandoLa di far pervenire ai militari feriti i più fervidi auguri di un pronto ristabilimento", conclude Fini, "esprimo a nome mio e della Camera dei deputati il pieno sostegno al contingente italiano impegnato in Afghanistan". Solidarietà ai soldati feriti è stata espressa anche dal presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, da Edmondo Cirielli, Presidente della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati e da Roberta Pinotti, ministro della Difesa del governo ombra.

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