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Nucleare, appello di Ahmadinejad a Usa e Russia

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"Sostengano l'accordo con Turchia e Brasile. Se Obama non sfrutta questa possibilità gli iraniani non gliene daranno altre"

Eleonora Crisafulli
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Mahmoud Ahmadinejad torna a parlare di nucleare. E, ancora una volta, si rivolge agli Stati Uniti e alla Russia, esortandoli a sostenere l'accordo firmato dall'Iran con la Turchia e il Brasile, definito l'ultima "chance" per risolvere il braccio di ferro con la comunità internazionale. "La dichiarazione di Teheran (su un accordo di scambio di combustibile) rappresenta la possibilità migliore, abbiamo fatto un grande passo avanti e abbiamo detto qualcosa di molto importante. Non ci sono più scuse", ha detto il signore del nucleare in una dichiarazione teletrasmessa, rivolgendosi ai dirigenti americani e russi. Barack Obama si troverebbe a un bivio: continuare a sbandierare la minaccia di nuove sanzioni contro l'Iran per il suo controverso programma nucleare o firmare l'accordo, tenendo a mente, dice Ahmadinejad, che "se non sfrutta questa possibilità, gli iraniani non gliene daranno certamente un'altra". Diplomatici iraniani hanno consegnato due giorni fa all'Agenzia internazionale dell'energia atomica la lettera di notifica dell'accordo tripartitico, firmato il 17 maggio a Teheran. Quest'ultimo prevede lo scambio in Turchia di 1.200 chili di uranio iraniano leggermente arricchito (3,5 per cento) con 120 chili di combustibile arricchito al 20 per cento fornito dalle grandi potenze, destinato al reattore di ricerca iraniano di Teheran. Intanto le potenze occidentali continuano ad accusare l'Iran di volersi dotarsi dell'arma nucleare e Teheran continua a negare, sostenendo invece di voler solo sviluppare l'energia nucleare civile.

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