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Svezia, parlamento dice "si" alla costruzione di nuove centrali nucleari

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Il progetto è stato approvato con una maggioranza strettissima di soli due voti: 174 favorevoli e 172 contrari

Tatiana Necchi
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Il parlamento svedese ha approvato, con una maggioranza strettissima, di soli 2 voti, il progetto del governo di sostituire i vecchi reattori nucleari con nuovi impianti. Il provvedimento è stato approvato con 174 voti favorevoli, 172 contrari e l'assenza di tre parlamentari. Il voto, spiega il sito della Bbc, segna una netta virata nella politica energetica del paese, che con un referendum nel 1980 aveva deciso di spegnere gradualmente i reattori entro quest'anno. Proposito poi abbandonato. I dieci reattori svedesi, suddivisi in tre siti, coprono fino a metà del fabbisogno energetico svedese. Il progetto del governo consente la costruzione di nuovi reattori sugli stessi siti di quelli esistenti, ma proibisce l'approvazione di nuovi siti e limita a 10 il numero dei reattori. L'opposizione di centrosinistra ha promesso di cancellare il testo se vincerà le elezioni di settembre: «Naturalmente lo stracceremo» ha detto Tomas Eneroth del partito socialdemcratico. Greenpeace ha definito la decisione "irresponsabile": «I parlamentari dimostrano di non prendere sul serio i rischi ambientali posti dal nucleare e di non fidarsi dell'enorme potenziale svedese nelle rinnovabili» dice il portavoce dell'organizzazione ambientalista Ludvig Tillman. Nel frattempo 29 attivisti sono finiti in tribunale con l'accusa di sconfinamento dopo essere stati arrestati lunedì mentre si introducevano nella centrale nucleare di Forsmark. Il gruppo, che comprende ambientalisti britannici, tedeschi e polacchi, aveva l'intenzione di manifestare chiedendo al parlamento di votare no all'apertura di nuove centrali.

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