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Nobel a Liu Xiaobo: nessun familiare a cerimonia

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Il Premio non verrà ritirato da nessuno: 6 Paesi disertano, gli occidentali ci saranno

domenico d'alessandro
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Nessun membro della famiglia di Liu Xiaobo sarà presente alla cerimonia di consegna del Premio Nobel per la Pace. Lo ha annunciato il direttore dell'Istituto Nobel, Geir Lundestad. Se davvero né il vincitore del 2010 Liu Xiaobo né i suoi rappresentanti si recheranno ad Oslo, questa sarebbe la prima occasione in cui il Nobel non viene consegnato a nessuno. Liu (nella foto), 54 anni, è attualmente in carcere dove sta scontando una condanna a 11 anni di prigione per aver firmato la "Carta 08", documento che rivendica una Cina democratica. Il colosso asiatico, che considera Liu un "criminale", ha minacciato "conseguenze" per i Paesi che sostengono il dissidente. Nei giorni scorsi, l'ambasciata cinese ad Oslo aveva inviato una lettera alle rappresentanze diplomatiche degli altri Paesi per chiedere loro non di disertare la cerimonia. Fino ad oggi, però, molti Paesi occidentali (tra cui Francia, Regno Unito e Germania e Stati Uniti), ha confermato la loro partecipazione. Anche l'Italia, tramite la Farnesina, ha confermato la propria presenza alla cerimonia del 10 dicembre. "A oggi, 36 ambasciatori hanno accettato il nostro invito, sedici non hanno risposto e sei hanno rifiutato", ha dichiarato Lundestad. La data limite per confermare la partecipazione era fissata per il 15 novembre, ma diversi Stati hanno chiesto una deroga. I sei rifiuti sono giunti, oltre che dalla Cina, anche da Russia, Kazakistan, Cuba, Marocco e Iraq. Aung San Suu Kyi - Sia Lundestad sia il ministero degli Esteri della Norvegia, infine, hanno confermato di aver invitato per il prossimo 10 dicembre, data della cerimonia, Aung San Suu Kyi, vincitrice dello stesso premio nel 1991. La leader dell'opposizione birmana non ritirò il riconoscimento in quanto, in quel periodo, era detenuta dal regime militare

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