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Il Vaticano attacca la Spagna:

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"E' uno Stato troppo ingerente"

Dario Mazzocchi
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Indottrinamento laico e “statolatria”: secondo mons. Angelo Amato, pretto della Congregazione per le Cause dei Santi, in Spagna si sta assistendo ad un'ingerenza dello Stato nella vita personale di ognuno. Le parole forti sono apparse in un'intervista rilasciata alla rivista “Il Consulente Re”. “Ovviamente qui a Roma noi sappiamo bene di questo grave problema” ha osservato il presule. “Fortunatamente - ha aggiunto - possiamo contare su una Chiesa spagnola che ha approfondito seriamente il problema e ha dato una risposta pubblica e chiara, in base al principio cattolico della difesa della libertà religiosa e dei principi della dignità della vita e di ogni persona”. Ex segretario della Dottrina della Fede, ed amico personale di Papa Ratzinger, Amato ha allargato l'orizzonte delle sue dichiarazioni: “La questione è che in tutta Europa si sta introducendo la categoria della cosiddetta biopolitica. Lo Stato cioè entra sempre più nella vita personale di ognuno: obbliga le famiglie a scegliere determinate scuole con determinate materie, non d'istruzione ma d'indottrinamento”. Avanza insomma “la statolatria, che, apparentemente eliminata, rientra dalla finestra. Certo la Chiesa in Spagna è molto reattiva, sta reagendo molto bene con grande dignità e grande fermezza a un'intrusione statale assolutamente illegittima sul tema dell'educazione dei propri giovani”. Considerazioni che mons. Amato ha fatto partendo dalle cosidette “leggi etiche” del governo Zapatero, tra cui l'introduzione nelle scuole dell' “Educazione alla cittadinanza”.

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