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Gas, Kiev chiude i rubinetti

L'Ue: "Adiremo le vie legali"

Silvia Tironi
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Rubinetti chiusi. E il gas non arriva in Europa. Prosegue la guerra del gas tra Russia e Ucraina e per ilsecondo giorno consecutivo Kiev rifiuta di lasciar passareil gas russo dalle proprie condotte, adducendo "ragionitecniche". Mentre Gazprom hacomunicato di aver richiesto il transito di 98,8 milioni dimetri cubi di gas attraverso l'Ucraina, diretti alle regionibalcaniche e alla Slovacchia, Kiev continua a sostenere cheil gas è stato immesso da Mosca nella condotta sbagliata. Che la colpa sti dall'una o dall'altra parte, non fa differenza. Il problema c'è e va risolto immediatamente. E così Barroso inviterà le compagnie europee a denunciare legalmente Gazprome Naftogaz se le forniture di gas russo attraverso l'Ucraina non sarannoripristinate in modo "urgente. Voglio inviare un messaggio chiaro a Mosca eKiev", ha detto Barroso nel corso di un intervento al Parlamento europeo aStrasburgo. "Se l'accordo con l'Ue non sarà rispettato in modo urgente - haavvertito il leader dell'esecutivo Ue - la Commissione europea consiglieràalle compagnie europee di ricorrere a vie legali e inviterà gli Stati membriad adottare un'azione concertata per trovare mezzi alternativi diapprovvigionamento energetico e di transito". L'Ue attacca dunque sia Mosca che Kiev: "Vedremo presto se la questione èeffettivamente tecnica o se è politica", ha detto il presidente dellaCommissione Ue JoséManuel Barroso. Posizione ribadita dal premier ceco MirekTopolanek, presidente di turno dell'Ue: "Non voglio puntare il ditocontro una delle parti, la verità è che entrambi sono colpevoli, unonon fornisce il gas e l'altro lo blocca". Nessun allarmismo per l'Italia, torna a ribadire ilministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola: la dimensione degli stoccaggi in Italia e la massimizzazione delle forniture dall'estero "possono consentire all'Italia di superare l'inverno anche senza il gas dalla Russia".

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