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Londra: via il regista-deputato

Il film anti-islam è "pericoloso"

Albina Perri
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Se colleghi il Corano al terrorismo islamico in Inghilterra sei sgradito e non puoi entrare. E' quanto successo a Geert Wilders, deputato olandese che, su invito di un membro della camera dei Lord, doveva mostrare a Londra il suo film Fitna. Wilders, in Gran Bretagna per una causa e nonpergironzolare sui bus rossi, è stato bloccato al suo arrivo a Heatrow e rispedito in Olanda dopo poche ore. Il governo gli aveva scritto motivando il divieto di ingresso con le sue posizioni sull'Islam, che rappresenterebbero una minaccia alla «pubblica sicurezza». Il deputato, in attesa di giudizio in Olanda per incitazione all'odio, e che due settimane fa era stato in visita alla Camera dei Lord senza problemi, si è detto «molto triste» per la democrazia in Gran Bretagna. Ad attenderlo a Heathrow c'era anche l'ambasciatore olandese nel Regno Unito, che ha protestato per il divieto. «Non sto facendo nulla di sbagliato - ha affermato l'uomo politico olandese - Non sto protestando o correndo per le strade di Londra. La democrazia significa divergenze e dibattito. È un giorno triste quando la Gran Bretagna mette al bando un parlamentare eletto. Naturalmente tornerò». Wilders ha aggiunto che la decisione del ministero dell'Interno mostra che Gordon Brown «è il più grande codardo d'Europa». Il controverso politico era stato invitato a mostrare Fitna da un membro dello Uk Independence Party, Lord Pearson, che ha parlato di «questione legata al diritto di parola. Mostreremo comunque il film, perchè pensiamo che i deputati e i Lord debbano vederlo. Non è offensivo, a meno che tu non sia un violento estremista islamico». Anche il governo dell'Aja ha espresso dispiacere per il fermo di Wilders al suo arrivo a Heathrow. «L'Olanda si rammarica per questa decisione. L'Olanda stima che tutti i parlamentari olandesi possano circolare liberamente nell'Unione europea», ha detto un portavoce del ministero degli esteri. «Il Regno Unito, come l'Olanda, ha il diritto di rifiutare l'ingresso a persone per ragioni di sicurezza. Noi questo lo accettiamo, ma non accettiamo la maniera in cui questo è avvenuto», ha aggiunto.

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