Crisi economica, le spagnole
si danno al marciapiede
La crisi economica colpisce anche le "bocca di rosa" di Spagna che sonoaumentate per le strade delle città iberiche, guadagnando anche le prestazioni di chi solitamente non svolge tale mestiere. Un fenomeno nuovo, infatti, è l'arrivo sul mercato del sesso a Madrid, dove la stragrande maggioranza delle prostitute sono immigrate latino-americane, di donne spagnole spinte dalle difficoltà economiche. Da l'altro lato, della strada, le agguerrite prostitute sudacas che per anni sono state le incontrastate dominatrici della strada e che ora vedono la temuta discesa in campo delle autòctone intenzionate a consolidare la clientela di casa propria. Clientela che, tuttavia, influenzata dai pesanti morsi della crisi economica, si trova davanti a un'abbondante e multietnica offerta, ma che, per forza maggiore, è diventata più parsimoniosa e più attenta al "prodotto" locale. Infatti, potrebbe suonare apparentemente non pertinente in materia, l'appello di Miguel Sebastian, ministro dell'Industria e del Commercio che, pochi giorni fa, per rivitalizzare il commercio interno, ha invitato tutti a comprare più prodotti e servizi 'Made in Spain'. Il consiglio è di divertirsi meno, ma di farlo con le prostitute spagnole. L'allarme lo ha lanciato il quotidiano El Mundo, "Le meretrici della strada hanno meno clienti, che spendono di meno, comprano meno extra". E molte di loro devono fare "un secondo lavoro per sopravvivere". I clienti ora tirano sui prezzi e preferiscono le "novità", ossia le prostitute spagnole, una specie che era stata data per estinta. Roberto Pellegrino