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A processo il giornalista

che lanciò le scarpe a Bush

Marco Gorra
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 Secondo per eco internazionale solo a quello contro Saddam Hussein, a Bagdad inizia oggi un cruciale processo per l'Iraq liberato: alla sbarra c'è Muntadar al Zeidi, il trentenne giornalista iracheno famoso in tutto il mondo per avere lanciato le scarpe contro l'ex presidente statunitense George W. Bush. Al Zeidi, nella sua difesa, si appellerà alla "libertà di espressione" per giustificare il suo gesto.   Il 14 dicembre 2008, durante una conferenza stampa congiunta di George W. Bush e del primo ministro iracheno Nouri al Maliki, il cronista si era alzato di scatto, aveva gridato "è il bacio di addio, specie di cane" e in seguito aveva lanciato le sue scarpe contro Bush, senza colpirlo.   Secondo l'articolo 223 del codice penale iracheno, questo gesto potrebbero costargli dai cinque ai quindici anni di carcere se fosse presa in considerazione l'accusa "di aggressione palese". Ma il tribunale può ritenere che si tratti soltanto di un "tentativo di aggressione", punita con a cinque anni di prigione.

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