Da Bruxelles
Josep Borrell, "come il tango". L'Europa dichiara guerra a Putin?
"Per il momento quello che sappiamo è che il primo tentativo della Russia è fallito. Volevano prendere Kiev rapidamente, attaccando l'Ucraina dal mare al confine bielorusso. Hanno fallito". E' quanto ha detto in un'intervista a La Repubblica Josep Borrell, Alto rappresentante per gli affari esteri della Ue. Di fatto, il ministro degli Esteri dell'Europa. Per questo, ha aggiunto lo spagnolo, "vogliamo la vittoria dell'Ucraina".
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"Sosteniamo una parte senza diventare belligeranti. E' un equilibrio delicato. Capisco le parole del Presidente Michel. Il nostro sforzo militare continuerà e aumenterà. Il flusso delle armi continua e continuerà". Borrell ha poi aggiunto che "abbiamo deciso di utilizzare il nostro bilancio per finanziare le armi. Ora tutti le stanno fornendo. Ho parlato con il ministro della Difesa tedesco e mi ha assicurato che stanno fornendo le armi il più rapidamente possibile".
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Nello stesso tempo ribadisce l'impegno per la diplomazia: "Tutte le guerre sono finite con un negoziato o con una resa. Ma anche la resa deve essere negoziata. Il nostro obiettivo è evitare che Mosca prenda il controllo del paese, occupi la capitale, cambi il governo, imponga il suo dominio. Puntiamo a spingere l'aggressore verso i confini - prosegue Mister Pesc - ma quello che Putin ha detto al Cancelliere austriaco è chiarissimo: non vuole fermare la guerra. Quindi aiutiamo l'Ucraina. Cos'altro possiamo fare?". "Putin non vuole i negoziati - ripete Borrell -. Ma se mi dicono che si apre il tavolo delle trattative, sono pronto anche domani. Per fare la pace, però, bisogna essere in due. Come il tango".