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Silvia Sardone, lo sfregio: "Discende da Benito Mussolini"

Fabio Rubini
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Va bene tutto, ma farsi dare lezione di “gestione dell’immigrazione” da un greco anche no. Più o meno deve essere quello che ha pensato l’europarlamentare leghista Silvia Sardone quando si è sentita dare della «discendente di Mussolini» da tal Konstaninos Arvanitis, europarlamentare greco di The Left. Ricostruiamo brevemente la vicenda. Pochi giorni fa si riunisce il gruppo di lavoro che si occupa del dossier immigrazione dal titolo “Meccanismo in caso di crisi migratoria”. Oltre al relatore ufficiale del provvedimento, al meeting partecipano anche i cosiddetti “relatori ombra”, cioè l’europarlamentare che ogni gruppo designa per seguire un determinato provvedimento. Durante la discussione, piuttosto tecnica, Arvanitis se ne esce fresco e bello con un attacco diretto alla Sardone.

 

 

 

Prima il greco ha spiegato che «l’Italia non ha una cultura dell’accoglienza»; poi non contento ha definito l’europarlamentare della Lega «una discendente di Mussolini» e dunque «fascista». L’europarlamentare italiana non l’ha presa bene. «Mi sono rivolta al relatore ufficiale che stava presiedendo la riunione - spiega Silvia Sardone a Libero - e gli ho chiesto di dirigere l’incontro senza permettere insulti e affermazioni che nulla avevano a che vedere con quanto stavamo discutendo». Sardone, però, va oltre.

 

 

 

 

«Sinceramente a darmi fastidio, non è stato solo l’accostamento al regime fascista, ma il fatto che a fare questa affermazione sia stato il rappresentante di un Paese, la Grecia, che da sempre procede a respingimenti dei migranti sulla frontiera turca. Sono gli stessi migranti - affonda la leghista - che poi partono dalle coste turche rischiando la vita», tra l’altro passando proprio davanti alle coste della Grecia che, nella migliore delle ipotesi, finge di non vedere le imbarcazioni. «Per questo - prosegue Sardone - ho spiegato al collega che in fatto di gestione di migranti, l’Italia è cintura nera...». La leghista, poi, ha concluso il suo intervento con una battuta e ha ricordato a Arvanitis che «l’unica Mussolini che siede al Parlamento europeo è la mia amica Alessandra e sta nel Ppe ed è nella stessa coalizione di maggioranza di cui fa parte Arvanitis». 

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