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Fisco: Svizzera e Usa firmano accordo su banche (2)

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(Adnkronos/Ats) - Il Joint Statement rispetta l'ordinamento giuridico elvetico sottolinea in una nota il Dff. La Svizzera si impegna a incoraggiare le banche coinvolte a partecipare al programma. Inoltre promette di assicurare un'assistenza giudiziaria sulla base della convenzione di doppia imposizione con gli Stati Uniti e di trattare le domande rapidamente, con l'impiego del personale se necessario. Da parte loro gli Stati Uniti riconoscono che la menzione di nomi di collaboratori o di terze persone nei documenti trasmessi dalle banche non implica automaticamente che queste abbiano commesso un reato. Se vogliono evitare un procedimento penale negli Stati Uniti, le banche devono partecipare al programma. Il Credit Suisse, le banche cantonali zurighese e basilese e Julius Bar, istituti bancari contro i quali un'inchiesta penale e' gia' stata aperta (categoria 1), non partecipano al programma in quanto stanno gia' negoziando con la giustizia americana multe e confessioni per evitare una denuncia. Le banche che hanno motivi fondati per credere di aver violato il diritto fiscale statunitense (categoria 2) possono, al piu' tardi entro il 31 dicembre 2013, richiedere alle autorita' americane un Non-Prosecution Agreement (accordo di non perseguimento penale). Esse dovranno in seguito fornire alle autorita' americane informazioni sulle loro operazioni transfrontaliere, segnatamente gli elenchi di clienti 'leaver' (partiti), ma non i nominativi di clienti. In particolare dovranno precisare come i clienti americani sono stati attirati e consigliati. (segue)

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