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Telecom: Fossati, cda scelga se vuole operare con reale indipendenza

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Milano, 11 feb. (Adnkronos) - Il cda di Telecom Italia deve scegliere se "aprire una stagione nuova" e puntare a creare una "vera public company" in grado di operare "con indipendenza nell'interesse di tutti i soci del mercato e degli stakeholders", oppure no. Non ha dubbi Marco Fossati, presidente di Findim, nel chiedere direttamente al Consiglio di amministrazione di Telecom e all'amministratore delegato Marco Patuano di cambiare rotta. Lo fa con una lettera di due pagine e mezzo dove, come socio, denuncia la mancanza di un percorso di crescita di valore "da troppi anni sacrificato a interessi particolari". E allora, si deve dare il via a un "processo organico di riforma della governance" con "modifiche statuarie" in grado di consentire al Consiglio di amministrazione "l'elaborazione e la valutazione di quel processo di rafforzamento e di crescita che i soci e il mercato auspicano e chiedono con forza". Il Cda, secondo Fossati, "ha il dovere di rendersi promotore di quel nucleo minimo di presidi che aprirebbe per la società, una stagione nuova". Cosi', in vista della prossima assemblea sono sei, le raccomandazioni minime che il socio Findim ritiene siano necessarie. La prima è "l'aumento del numero di amministratori indipendenti" cosi' da realizzare un consiglio composto dalla maggioranza di amministratori indipendenti". Eppoi, il "rafforzamento dei requisiti di indipendenza" , la "cui sussistenza", per Fossati, dovrà essere "accertata non solo rispetto a Telecom Italia e alle società del gruppo, ma anche in relazione ai soci che li abbiano votati, nonchè rispetto ai soggetti che ne detengano individualmente o congiuntamente il controllo". (segue)

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