Milano, 23 ott. (Adnkronos) - Nuove strutture, ma soprattutto una sicurezza partecipata e una visione che punta sulla valorizzazione e responsabilizzazione del detenuto. Aldo Fabozzi, provveditore regionale della Lombardia, si tiene lontano da ricette magiche ma punta su "un nuovo modello per garantire ai detenuti condizioni più dignitose". L'Italia, condannata dalla Corte di Strasburgo, deve cambiare marcia e farlo velocemente "perchè ha già aspettato troppo". Non entra nel merito del processo breve, nè sulla legge Bossi-Fini, ma Fabozzi parte da azioni concrete per un carcere a misura d'uomo. Un tema che punta dritto al sovraffollamento: sono circa 8.900 i detenuti in Lombardia - attualmente la capienza è di 8.471 -, "di cui 3.379 in attesa di giudizio e altri 3 mila con una condanna inferiore ai tre anni". A breve, in Lombardia, saranno disponibili 700 nuovi posti: "a Voghera se ne avranno 200 -i primi otto detenuti sono arrivati stamattina-, 300 invece quelli a Pavia e 200 a Cremona. Inoltre è in corso la gara che porterà, verosimilmente tra maggio e giugno, altri 100 posti a Busto Arsizio", annuncia il provveditore. A San Vittore a Milano ("non chiuderà il reparto femminile", assicura) verranno "sfollati 400 detenuti" e altri 500 posti verranno recuperati con la ristrutturazione di due reparti; altri 500 posti "li guadagneremo a Opera". (segue)