Roma, 6 gen. (Adnkronos) - "Qualche mese fa ho ricevuto una telefonata dal nuovo dirigente dell'ufficio affissioni di Roma Capitale che, cortesemente debbo dire, mi chiedeva lumi su una mia nota abbastanza dura rispetto ad una mancata risposta da parte dell'ufficio rispetto alla richiesta di conoscere quei pochi nobili cittadini che avevano chiesto le autorizzazioni per affiggere regolarmente i manifesti a Roma". Lo dice Marco Palma, presidente della Commissione Controllo e garanzia del municipio di Roma XV. "Peraltro avevo inviato una nota congiunta ad Alemanno, Polverini e Zingaretti (in rigoroso elenco alfabetico) ai quali chiedevo di sottoscrivere un impegno per i partiti che rappresentavano attraverso un codice etico per quanto riguarda le affissioni e la lotta all'abusivismo - prosegue - Piuttosto che educare, leggo in qualche articolo, si preferisce istituire task force e allora capisco che c'e' ancora molto da lavorare. Senza parlare dei danni che le imprese pubbliche e private subiscono da certi 100 x 140 attaccati in copertura solo dopo pochi minuti in modo irregolare. Per non parlare dei continui condoni sulle stesse multe". "Resto ancora in attesa dell'agognato report da parte dell'Ufficio affissioni di Roma Capitale - conclude - convinto che rispetto all'amore per questa citta' ormai in pochissimi possano rivendicarne il diritto anche se solo a mezzo di slogan elettorali".