(Adnkronos) - Nonostante la diffusione sul territorio di focolai, che costringono ad un continuo inseguimento del fuoco in luoghi tra loro distanti, "l'organizzazione e la capacita' dei singoli operatori addetti all'avvistamento ed allo spegnimento sul territorio della Puglia, nella gran parte dei casi - e' stato sottolineato - sono riuscite a circoscrivere in tempi utili le aree di incendio e ad impedire il ripetersi sul territorio di vasti incendi". Da una prima analisi, risulta leggermente diminuita l'estensione media di ciascun incendio (pari a circa 5,23 ettari), ad esclusione dei dati relativi ai 6 grandi incendi, con superfici percorse dal fuoco per oltre cento ettari, quali quelli di Gravina (bosco Difesa Grande), Minervino-Spinazzola (Acquatetta), Palagiano (Pineta Chiatona), Ginosa (Pineta Regina), Vieste e San Marco in Lamis, ancora in corso di valutazione ed accertamento da parte del Corpo Forestale dello Stato. "Il dato riferito all'estensione media del complesso degli incendi - e' stato affermato - e' segnale di un miglioramento, nel corso degli anni, della capacita' di intervento della complessiva macchina organizzativa della Protezione civile e della sua Sala Operativa Unificata Permanente, che coinvolge il Corpo Forestale dello Stato, il Corpo dei Vigili del Fuoco, l'Arif, con le proprie squadre di intervento, nonche' il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, con il proprio servizio aereo". (segue)