Bologna, 20 lug. - (Adnkronos) - "Come istituzioni ci sentiamo mortificati di fronte ad un caso come questo. Il nostro territorio offre tanti servizi e ogni tipo di aiuto: c'e' un consultorio per famiglie, per le giovani coppie, per le madri, ci sono supporti psicologici, ma probabilmente questo evento e' stato vissuto in modo molto individuale e chiuso" dalla ragazza e dalla famiglia in cui vive. Cosi' il sindaco di Ozzano Emilia, Loretta Masotti, commenta all'ADNKRONOS il caso della ragazza di 21 anni che la scorsa notte ha partorito al Sant'Orsola di Bologna un bambino molto prematuro, mentre un gemellino del piccolo, venuto alla luce poco prima, e' stato ritrovato morto in un cassonetto dei rifiuti, sotto la casa della ragazza residente nel Comune in provincia di Bologna. "Si tratta di una famiglia normale - prosegue il sindaco - che vive in una bella zona residenziale e che non ci risulta abbia avuto problemi ne' alcun disagio". Insomma, la 21enne che stava portando avanti la gravidanza viveva dunque con i genitori e con una sorellina minorenne, in una famiglia come tante, del tutto sconosciuta sia ai servizi sociali, sia alle forze dell'ordine.