La pratica collaborativa: un metodo di risoluzione dei conflitti basato sull'ascolto e sulla collaborazione per evitare di farsi guerra in tribunale
La Pratica Collaborativa emerge come efficace alternativa ai metodi tradizionali di gestione dei conflitti, allontanandosi dalle aule di tribunale e abbracciando un clima di fiducia e di confronto trasparente. Mettendo in primo piano le esigenze e gli interessi di tutte le persone coinvolte, indipendentemente dalla natura della controversia, la Pratica Collaborativa cerca di trovare soluzioni che privilegiano la soddisfazione di tutte le parti coinvolte e che preservano le relazioni.
La Pratica Collaborativa trascende la logica dei sistemi avversariali e prevede un lavoro di negoziazione in cui tutti gli aspetti del conflitto - legali, economici, emotivi e relazionali - sono affrontati in modo approfondito e condiviso. Questo metodo, inizialmente concepito e prevalentemente utilizzato per risolvere i conflitti familiari, trova ora applicazione anche in altri ambiti, come quello aziendale, commerciale, ereditario, condominiale e contrattuale.
Con un radicale cambio di passo nella gestione dei conflitti, AIADC-Associazione Italiana Professionisti Collaborativi promuove la riflessione e la discussione sull'arte della negoziazione in vari contesti. Con un focus primario sulla "gestione del tavolo", i professionisti collaborativi esplorano le complessità della gestione consensuale dei conflitti anche in relazione alla riforma Cartabia e alle nuove opportunità per i professionisti negoziatori.
"Al centro della Pratica Collaborativa ci sono le parti ", spiega l’Avv. Marco Sala, Presidente di AIADC. "Il nostro obiettivo è quello di facilitare il raggiungimento di un accordo che soddisfi realmente le esigenze, i bisogni e gli interessi di ogni persona coinvolta. Questo approccio evita prevaricazioni, soluzioni imposte o affrettate".
A differenza del contenzioso tradizionale, la Pratica Collaborativa promuove un approccio interdisciplinare, in cui i professionisti (avvocati, facilitatori della comunicazione-esperti delle relazioni, esperti finanziari), che siedono con le parti al tavolo collaborativo, possiedono competenze tecniche diverse ma condividono formazione e valori comuni. I principi chiave di questo metodo sono buona fede, trasparenza, rispetto, riservatezza e sostenibilità, e favoriscono la comprensione e la cooperazione reciproca.
“Il successo della Pratica Collaborativa risiede nella sua capacità di far emergere l'aspetto umano dei conflitti e prendersene cura", ha dichiarato l’Avv. Sala. "Riconoscendo le emozioni e costruendo la fiducia reciproca, il percorso collaborativo consente conversazioni costruttive e facilita accordi sostenibili e che durano nel tempo".
Poiché l'esigenza di metodi di risoluzione delle controversie alternativi al processo (ADR, Alternative Dispute Resolution) continua a crescere, con il suo approccio empatico e incentrato sulle parti, la Pratica Collaborativa si pone come metodo adatto a risolvere conflitti di ogni tipo. La sua flessibilità nel prevenire e nel comporre i conflitti e il potenziale di salvaguardia delle relazioni ne fanno una scelta efficace sia per gli individui che per le organizzazioni.
AIADC-Associazione Italiana Professionisti Collaborativi presenta un “Viaggio all’interno della negoziazione, in tre tappe, Firenze, Venezia, Torino, e una destinazione, Milano”: quattro convegni volti ad analizzare le diverse pratiche di negoziazione nella gestione consensuale delle controversie (mediazione familiare, mediazione civile-commerciale, negoziazione assistita, composizione negoziata della crisi di impresa) in relazione alla Pratica Collaborativa.