Il retroscena

Marta Cartabia e lo scontro con Enrico Letta sulla giustizia. Lo sfogo privato: "La trattativa è chiusa"

Marta Cartabia non ne può più di mediare sulla riforma della giustizia. Dopo gli scontri con il Movimento 5 stelle sulla prescrizione, ora ci si mette anche il segretario del Partito democratico Enrico Letta che vuole migliorare quel testo, criticato dai magistrati che temono possa mettere a rischio 150mila processi, troppo complessi per essere risolti nei limiti di tempo fissati. La Guardasigilli, secondo alcune voci di via Arenula riportate dal Corriere della Sera, non vuole riaprire la discussione. "La trattativa è chiusa", dicono alcune fonti del ministero della Giustizia. "La riforma è stata discussa e poi condivisa da tutto il Consiglio dei ministri che ha varato il provvedimento all'unanimità". Per questo la Guardasigilli avrebbe detto più volte che "non è la Riforma Cartabia, ma la riforma del governo Draghi".

 

 

Ergo, è scaduto il tempo per ripensamenti. Peraltro la riforma della giustizia è un prerequisito necessario per ottenere i fondi del Recovery e bisogna fare in fretta. La data prevista del 23 per l'inizio della discussione sembra già destinata a slittare almeno a lunedì 26. Molto dipenderà dall'incontro di oggi 19 luglio tra il premier Mario Draghi e il leader M5S Giuseppe Conte. Secondo il Pd però una mediazione è ancora possibile. "Credo che i tempi stretti chiesti dal governo, e che io condivido, siano compatibili con qualche piccolo aggiustamento in prima o in seconda lettura. A patto di non stravolgerne l'impianto", dice Letta.

 

 

E mentre il Pd cerca una sponda proprio nei Cinque Stelle, Matteo Salvini spiega ai suoi che il testo della riforma era "il massimo che la Lega potesse ottenere. Ma certo non va toccato". Quindi rilancia i referendum sulla giustizia: "Non so se Pd e 5 Stelle vorranno andare fino in fondo. Cercheranno di ostacolare Draghi e le riforme in ogni maniera, la Lega sarà la forza più leale sulla via del cambiamento che vuole Draghi".  Enrico Costa, di Azione, attacca: "I dem continuano a dialogare con i giustizialisti M5S, mettendo a serio rischio l'approvazione della riforma. Il Pd chiede alla ministra Cartabia di mediare sulla giustizia? Dopo avere votato in Cdm, scarica il problema sulla Guardasigilli, dimenticando che il testo attuale è già una mediazione".