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Non è l'arena, Massimo Giletti: "Convocato in Procura, rispetto la legge ma...". David Rossi, nuova bomba

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Dovrà andare in Procura, Massimo Giletti, a riferire quello che sa sul caso di David Rossi, il responsabile dell'area comunicazione di Mps trovato morto in strada a Siena, sotto il suo ufficio, il 6 marzo 2013. Suicidio, recita la versione ufficiale della procura senese, ma molto non torna in un giallo che mescola finanza "sporca", politica, poteri occulti e, forse, vizi inconfessabili dei potenti di Siena e non solo. 

 

 

 

"Questa mattina ho ricevuto la cortese visita della Guardia di finanza", annuncia il giornalista a Non è l'arena, durante l'intervista a Carolina Orlandi, figlia di Rossi presente in studio. "Mi hanno notificato la richiesta da parte della Procura di Genova per presentarmi e raccontare delle cose". Qualche puntata fa, Giletti aveva riferito di alcune prove, 61 foto e 2 filmati, venute a mancare nei fascicoli che la polizia scientifica aveva messo a disposizione dei magistrati.



 

"Ma non avevo detto niente di che - sottolinea il conduttore di Non è l'arena -, nel senso che la dottoressa Romano, in audizione alla Commissione parlamentare, quindi una cosa pubblica, aveva detto quello che ho detto io". La regia manda in onda il video della audizione: "Quindo sono entrata (nello studio di Ross, ndr) ho fatto prima due video, poi le foto. Erano stati allegati agli atti, mi sembra che siano stati consegnati alla Procura". Ma dalla Procura nessuno di quei video è stato inviato alla Commissione parlamentare. 

 

 

"Se mi devono convocare, io rispetto la legge - conclude Giletti, sconcertato -. Però mi sembra una convocazione pleonastica, non posso che ribadire quello che dice la dottoressa Romano, che 61 fotografie sono state allegate e non sono state trovate, così come due filmati. Delle foto uguali si possono scartare, a discrezione del magistrato. Ma sui filmati si fa un po' più fatica". 

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