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Giulia Bongiorno sulla riforma della giustizia: "Solo un punto di partenza". E anche Giuliano Amato...

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“E' solo un punto di partenza": questo il giudizio dato dalla senatrice Giulia Bongiorno, responsabile del Dipartimento Giustizia della Lega, sulla riforma Cartabia, appena approvata in Consiglio dei Ministri. Il provvedimento contiene modifiche riguardanti il Consiglio superiore della magistratura e l'ordinamento giudiziario. Con particolare attenzione allo stop alle cosiddette porte girevoli, per cui un magistrato eletto, al termine del mandato non potrà più tornare a svolgere alcuna funzione giurisdizionale. 

"Il testo dovrà essere migliorato in Parlamento, così come assicurato dal premier Mario Draghi - ha proseguito la Bongiorno -. Ma un cambiamento radicale sarà possibile solo grazie ai referendum”. Proprio sulla questione referendum si era espresso questa mattina il neo presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato, che nei prossimi giorni dovrà pronunciarsi sull'ammissibilità degli otto referendum sulla giustizia. Secondo lui, alla base ci sarebbero "argomenti ragionevoli per dichiararli ammissibili". Dunque non bisognerebbe "cercare il pelo nell'uovo", ma solo "consentire il voto popolare".

“Ringrazio il professor Amato, Presidente della Corte Costituzionale, per il suo manifestato impegno a consentire il voto dei cittadini sui Referendum, a partire da quelli importantissimi sulla Giustizia, evitando scorciatoie tese a ostacolare questo percorso di democrazia - ha commentato Matteo Salvini, uno dei promotori dei referendum -. Sarebbe grave se qualcuno  pensasse di ostacolare o rallentare una urgente, necessaria e condivisa Riforma della Giustizia”. 

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