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Valentino in 3D, sfila nel museo virtuale

Pronto al lancio un museo virtuale che raccoglie alcuni capi storici ideati dal grande maestro del made in Italy

Giulio Bucchi
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Lo ha talmente voluto che alla fine ha deciso di farselo da sé. Il museo Valentino ci sarà, anche se, per ora, solo in forma virtuale.  Se ne parlava già nel 2007 quando l'ultimo imperatore della moda aveva coinvolto la Capitale in uno dei più fastosi eventi degli ultimi decenni  in occasione dell'addio alla passerella dopo 45 anni di proficua attività. Quasi una settimana di eventi stellari che  avevano restituito a buon diritto a Roma il blasonato titolo di ‘Hollywood sul Tevere' avevano strappato a Veltroni, allora Sindaco di Roma, la promessa di un museo dedicato alla sua carriera. Poi però passata la festa (e cambiata l'amministrazione)l'idea di un'esposizione della storia di pizzo e couture del grande Valentino era andata via via sfumando fino a sparire del tutto non senza qualche polemica. Ma che Roma e la sua amministrazione lo vogliano o no Valentino –che nel frattempo ha fatto le prove generali allestendo un granaio del suo Château de Wideville, vicino Parigi, con 10000 bozzetti messi a disposizione di giovani talenti in cerca di ispirazione e guida-  il suo museo lo avrà lo stesso, perfino in 3d. Innovazione  tecnologica e storia della couture. Sfruttando l'innovazione tecnologica il grande maestro del made in Italy,  in collaborazione con la maison, e col sostegno e l'aiuto del socio ed amico di sempre Giancarlo Giammetti, ha deciso di regalarsi un museo, seppur virtuale, per permettere a tutti di entrare in contatto con la sua storia e vedere ‘da vicino' e a 360°  alcuni degli abiti – oggi un vero e proprio patrimonio culturale-  realizzati lungo la sua fortunata carriera. Il “Valentino Garavani Virtual Musesum” debutterà il 5 dicembre con una conferenza stampa su youtube offrendo tramite un'applicazione libero accesso all'essenza stessa del maestro del made in italy. Abiti, bozzetti e fotografie in mostra. L'esposizione  offrirà ai cibernauti un percorso creativo che mette in luce i momenti più importanti della vita professionale (e personale) del couturier dagli anni '60 ad oggi, in uno spazio virtuale che, se fosse reale, occuperebbe quasi 10000 metri quadrati. Con un click sarà possibile vedere sul proprio monitor alcuni dei più bei vestiti realizzati dal maestro della moda, da quello ideato per il matrimonio di Jackie Kennedy con Aristotele Onassis nel 1968 – un  pezzo di storia della couture- a quello (vintage)  indossato da Julia Roberts per ritirare l'Oscar nel 2001, per un totale di circa 300 abiti che, accompagnati da bozzetti, foto, immagini dai red carpet  e paragrafi di storia del costume ricostruiscono in una dimensione parallela- virtuale appunto- la favola che Valentino ha portato in scena (e in passerella) per 50 anni. di Donatella Perrone

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