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Limited/Unlimited: omaggio alla moda

Ancora un'edizione di successo per Altaroma. Per il quarto capitolo i creativi raccontano come nasce un oggetto del desiderio

Giulio Bucchi
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Come nasce un oggetto del desiderio? Da dove viene la scintilla che spinge un designer a creare? E' l'ispirazione la leva che solletica l'estro, il motore che, una volta acceso  diventa inarrestabile fino ad opera compiuta. E' così, nell'arte come nella moda basta un film, o un oggetto, o un personaggio ,e via verso mete inesplorate, verso nuove forme di comunicazione.  Limited/Unlimited, il progetto che, ideato da Silvia Venturini Fendi, già da diverse edizioni domina il calendario di AltaRoma, indaga proprio sull'ispirazione come promotrice di una creatività nuova, all'avanguardia, che partendo dalle nobili tradizioni artigianali  di una città come Roma si è saputa evolvere diventando un fenomeno culturale. Omaggi alla moda -  “Homage to”, il quarto capitolo di Limited/Unlimited, ha riunito in una suggestiva ambientazione -ospitata dall'incantevole Acquario  Romano-  32 giovani creativi nazionali ed internazionali. Come in un sogno, in un mondo parallelo dove tutto è possibile, l'ispirazione dei designer ha preso forma, l'idea si è trasformata in materia e ha dato vita ad oggetti straordinari, ad abiti, gioielli, accessori, a pezzi unici confezionati secondo le regole dell'artigianato di lusso e per questo chiamati a raccontare l'alta moda in chiave moderna.  Ci sono le scarpe al neon di Alessio Spinelli realizzate pensando al film  “Blade Runner”, l'omaggio a Madeleine Vionnet – un abito bianco in crepe e georgette di seta-  di Angelos Bratis, il vincitore dell'ultima edizione del  concorso  Who's on Next, le  calzature “Wild Silence” di Aoi Kotsuhiroi, vere e proprie sculture  in corno, ciliegio, crine di cavallo, perline d'oro antiche, porcellana, cuoio e filo, suggerite al designer dalla novella  “la casa della Bella Addormentata” di Yasunari Kawabata, il cappello di piume dedicato da Patrizia Fabri alla Capitale o l'impressionante opera “What do you see?” di Salvador Mateus Andujar, un surreale coprispalle rinchiuso in gabbia nato da una riflessione sul testo psicologico di  Herman Rorschach. Idee e ispirazioni - Gli spunti di riflessione, gli omaggi, sono i più disparati, c'è chi si fa trascinare da un sentimento e dedica alla famiglia un borsa, come Antonello, chi, come Stella Jean – una delle rivelazioni di questa kermesse- confessa una passione per il 'relativismo pirandelliano' e la traduce in un abito corallo con una manica-bracciale in pietre dure, o ancora chi rende omaggio ad una star della moda nella speranza, forse, di emularne l'estro e la fortuna, come nel caso di Sylvio Giardina, che ha pensato ad Elsa Schiaparelli per realizzare il suo abito blu in crêpe cady, ma ispirazione a parte il fattore comune tra i 32 giovani designer scelti per questa edizione di Limited/Unlimited è senza dubbio il talento. di Donatella Perrone

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