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L'Europa guarda già oltre Atene: vuole cacciare la Spagna

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Il sistema bancario iberico a picco, crollano tutte le borse continentali. La Commissione Ue: "Proroga di un anno sul pareggio a Madrid, ma solo se taglia la spesa e fa le riforme". Rajoy ha i giorni contati

Giulio Bucchi
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La Spagna affonda e trascina nel terrore le Borse europee. Risultato: l'Europa medita sul futuro di Madrid. E' stato un mercoledì agitato su tutte le piazze finanziarie continentali. Troppo pesanti i timori per la tenuta dell'economia iberica e del suo sistema bancario. E a questi si è aggiunta la delusione per l'asta dei Btp italiani a 5 e 10 anni. Il Tesoro ha infatti collocato un totale di 5,732 miliardi di euro di Btp con scadenze a 5 e 10 anni, meno del tetto massimo previsto di 6,2 miliardi. Il rendimento dei decennali è salito dal 5,84% al 6,03% e quello dei quinquennali dal 4,85% al 5,56 per cento. Male, e i mercati ne hanno risentito.  A Londra l'indice Ftse 100 cedeva 1,74%, a Milano il Ftse mib segnava -1,79%, a Francoforte Dax giù dell'1,81%, a Parigi il Cac 40 ha perso il 2,24% e a Madrid l'Ibex ha ceduto il 2,58%. Per Atene un pesante -3,68%. Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti si è attestato a 480 punti sulla piattaforma Reuters. Il rendimento del decennale è al 6,08%.  Paura per la Spagna - Sul fronte spagnolo, in mattinata, voci diffuse dal Financial Times avevano paventato la bocciatura della Bce al piano di ricapitalizzazione di Bankia proposto da Madrid. La smentita è arrivata dalla stessa Banca centrale europea: "Contrariamente a quanto riportano i media - spiegava l'Eurotower in un comunicato - la Bce non è stata consultata e non ha espresso alcuna posizione sui piani delle autorità spagnole per ricapitalizzare una delle principali banche spagnole. Siamo pronti a dare il nostro consiglio sugli sviluppi di un simile piano". Una dichiarazione analoga aveva rilasciato in precedenza il ministro delle Finanze spagnolo, Luis de Guindos. Alla fine della mattinata lo stesso de Guindos ha fatto sapere che Bankia sarà ricapitalizzata dal Frob, il fondo spagnolo salva-banche. Per la ricapitalizzazione della principale banca spagnola, ha spiegato de Guindos, "ci sarà il solito meccanismo attraverso le emissioni del Frob". L'avvertimento dell'Ue - Ma non è solo la questione Bankia a tener banco. L'Unione Europea, con il crack della Grecia a un passo, sembra già guardare al prossimo anello debole della catena euro. Il commissario europeo agli Affari economici Olli Rehn ha detto che la Commissione è  "pronta a considerare un'estensione di un anno" alla Spagna dei tempi per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del deficit, ma "a condizione" che Madrid riesca a "crontollare la spesa delle Regioni" e  che presenti un piano di bilancio per il 2013 e il 2014 "solido". Condizioni niente affatto facili. La Spagna dovrà presentare a Bruxelles "entrola fine di luglio" il piano di bilancio biennale 2013-2014, e "garantire la messa in atto" di quello per il 2012. "Non stiamo facendo favori a un paese - ha spiegato Rehn -, stiamo solo applicando il patto di stabilità e crescita che si basa sull'analisi economica" della situazione. Il deficit di Madrid, infatti, "non è dovuto alla mancanza di consolidamento fiscale ma alla mancanza di crescita". La Spagna, che insieme a Cipro è il paese con i peggiori squilibri macroeconomici dell'Unione, deve quindi prendere una serie di provvedimenti suggeriti dalla Commissione Ue in modo da rendere la sua economia di nuovo sostenibile e competitiva: riforma del sistema fiscale e delle pensioni, ulteriore risanamento del sistema bancario, liberalizzazione delle professioni e del commercio al dettaglio, miglioramento del sistema scolastico per aumentare le prospettive per i giovani.  

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