Emergenza continua

Terremoto in Emilia, le vittime sono 17. Errani commissario per la ricostruzione

Giulio Bucchi

Il governatore della Regione Emilia Romagna Vasco Errani è stato nominato dal CdM commissario straordinario per la ricostruzione dopo il doppio terremoto che tra 20 e 29 maggio ha messo in ginocchio le province di Modena e Ferrara. Solo la scossa di martedì mattina ha provocato 17 morti (23 in totale contando il primo sisma), facendo salire il numero di sfollati a 14.000. L'ultima vittima è l'operaio dato per disperso sotto il capannone crollato della Haematronic, a Medolla nel Modenese, tra i luoghi più colpiti. I vigili del fuoco ne hano recuperato il corpo mentre la terra ancora tremava in tutta la Regione. Circa 50 scosse nella notte, la più forte alle 3.54 di magnitudo 3.4° e epicentro in prossimità dei comuni di Camposanto, Cavezzo, Medolla, Mirandola e San Felice sul Panaro (Modena) e di quello mantovano di San Giovanni del Dosso. Gli sfollati, intanto, restano senza un tetto, accolti nei campi allestiti dalla protezione civile o al riparo dentro le proprie auto. Governatore ridens - Il compito di Errani, dunque, sarà assai complicato, anche perché il governo ha esteso lo stato di emergenza alle vicine province di Reggio Emilia e Rovigo. A differenza dall'altra grande emergenza-terremotati, quella del 2009 in Abruzzo, la gestione non sarà nazionale (allora fu affidata all'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso) ma ad un politico che conosce bene l'area in questione. E che è pericolosamente avvezzo alle gaffe, anche in momenti drammatici come quello del sisma. Giovedì sera, per esempio, Errani era in collegamento video con Matrix su Canale5 e mentre stava parlando uno sfollato la telecamera ha pizzicato il governatore in una espressione serena e ilare, con un sorriso stampato sul volto contrito fino a pochi secondi prima. Un momento di rilassatezza (inopportuna) non nuovo per il navigato governatore del Partito democratico, al potere in Regione dal 1999. Lo ricordava anche il Giornale: il 2 agosto 2003 fu beccato a sorridere durante la cerimonia di ricordo della strage alla stazione di Bologna. Il 19 dicembre, pochi giorni dopo l'attentato ai militari italiani in Iraq alla base di Nassiriya, Errani partecipa ai funerali dei 19 soldati uccisi. E ride. Decisamente precedenti poco rassicuranti.