Casini

Dà lezioni di politica e crisiMa è più nero di un bagnino, resti al mare

Lucia Esposito

Siamo al 25 di giugno. Siamo d'estate e il sole picchia forte. Però: guardate Pierferdinando Casini. E' abbronzatissimo, scuro come i bagnini che hanno alle spalle già un mese di mare su e giù per la spiaggia ad aprire e chiudere ombrelloni. Per carità, niente di male ma è una questione, come dire, di opportunità. A meno che la sua pelle non abbia una quantità spropositata di melanina per cui gli basta un'esposizione di pochi minuti per arrostirsi, a meno che non abbia una lampada abbronzante in casa, viene da chiedersi quanto tempo Pierferdy stia ad abbrustolirsi sotto i raggi del sole. Sarà populista, ma fa anche un certo effetto sentirlo parlare di politica e di crisi così nero a meno che e verrebbe da dire: resta al mare. Asse progressista-moderati  Dopo l'intervista alla Stampa della settimana scorsa, oggi lunedì 25 giugno il leader centrista ne ha rilasciata un'altra al Corriere della Sera  in cui sostanzialmente dice le stesse cose: propone un asse progressisti-moderati. Sostiene: "C'è bisogno di un nuovo partito cattolico, c'è bisogno di un partito che sulle grandi questioni del Paese dappia esprimere e difendere i valori cristiani. Un partito di cattolici e laici, di politici e professori, di nuovi e di vecchi. Stiamo cercando di costruirlo". Casini, inoltre, attacca Berlusconi e la sua "deriva popolustia" apre invece al Pd, dice "la solidità del gruppo dirigente del Pd è più forte di quella del Pdl. Bersani è un interlocutore serio, non cambia idea tutti i giorni. Come in Grecia, in Germania il tema di un patto di emergenza tra chi è nel Ppe e chi è nel Pse esiste. Tra progressisti e moderati si può creare un asse per governare l'Italia. Come capiscono anche tanti moderati nel Pdl".