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Nichi lascia il rosso per il nero Bilancio positivo grazie alle donazioni

Eliana Giusto
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  Nichi Vendola abbandona il colore preferito - il rosso - per passare clamorosamente al nero. Tutta colpa degli amministratori di Sel che nel 2011 sono riusciti a riportare in attivo il bilancio del partito, chiudendo persino con un utile di 14.199 euro.  Merito in gran parte dello sforzo fatto dai sostenitori: Sel è un partito piccolo, con un bilancio al momento limitato (non ha partecipato ad elezioni nazionali e non gode di quei generosi rimborsi elettorali). Ma è forse il solo ad avere entrate quasi pari fra autotassazione dei militanti e contributo dello Stato: 746 mila euro dai primi, 763.320 euro dai secondi. È un vantaggio non irrilevante, perché nella nuova legge una parte del finanziamento pubblico sarà legata a quello dei privati sostenitori, e chi non ne gode rischia di restare a secco.  Fra i contributi privati il più sostanzioso è quello del fondatore: Vendola ha versato al partito nel 2011: 58.500 euro, quota parte della sua indennità da presidente della Regione Puglia. L'unica campagna elettorale nazionale fatta da Sel è stata quella per i referendum su acqua pubblica e nucleare. Ma Vendola non sembra averci creduto troppo: ha investito appena 3.864 euro.    

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