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Gli italiani di nuovo emigranti:sempre più in fuga verso la Germania

Secondo i dati dell'agenzia del lavoro tedesca:_ in tre anni la presenza degli italiani è salita del 6,4%

Lucia Esposito
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Siamo di nuovo emigranti. Sempre più italiani mettono il loro futuro in una valigia e partono verso la Germania. Ma attenzione: quest'esodo non riguarda solo i "cervelli" ma anche quell'esercito di giovani (sono di questi giorni i dati Istat sull'aumento della disoccupazione tra gli under 35) che non sono riusciti a trovare un posto di lavoro. I dati della Bundesagentur für Arbeit, l'agenzia tedesca del lavoro, riportati dal Corriere della Sera dimostrano che dal 2009 al 2011 l'aumento dei lavoratori italiani in Germania, in percentuale, è pari a quello degli lavoratori in arrivo dalla Grecia. Più 6,4% per questi ultimi, più 6,3% per gli italiani.  Il fenomeno riguarda greci e italiani ma sempre più anche spagnoli e portoghesi."La Bundesagentur für Arbeit segnala 189.299 lavoratori italiani in regola con i contributi in Germania nel 2011 (8000 in più sul 2010) e ben 232.800 a maggio di quest'anno, un'impennata addirittura del 22% forse però dovuta in parte a un effetto ottico delle statistiche: possibile che molti lavorassero già nella Repubblica federale, ma sono stati regolarizzati solo negli ultimi mesi" scrive il Corriere. Nel 2005 i lavoratori italiani in Germania erano "solo" 171mila. La Germania dal suo canto, ha bisogno di manodopera, di operai da formare, di muratori, di elettricisti. E anche gli istituti di lingua si sono adeguati: una volta infatti si insegnavano teologia e filosofia, adesso invece si insegano termini legati al settore della meccanica e dell'auto. A Torino, scrive il Corriere, le iscrizioni al Goethe Institute sono cresciute del 26%. A Napoli e a Barcellona la principale scuola di tedesco per stranieri insegna soprattutto vocabiklli per infermieri o medici.       

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