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Imu, stangata su seconda casa e imprese. Si salvano (forse) solo le prime case

Giulio Bucchi
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  La tempesta Imu sta per abbattersi su imprese e proprietari di case in affitto. Otto Comuni su dieci hanno alzato o alzeranno l'aliquota fissata a dicembre 2011, portandola da una media iniziale dello 0,76% allo 0,95 per cento. Si salveranno solo le prime case (anche qui l'aliquota è in aumento, sia pur modesto, con una media dello 0,44%) e i fabbricati rurali strumentali (stalle e cascine). Mazzata seconda casa -I Comuni hanno bisogno di fare cassa e una delle conseguenze è, per esempio, il mancato incremento della detrazione di 200 euro e la riduzione d'aliquota per i proprietari di case affittate a canone libero. E anche i proprietari che hanno siglato affitti a canone concordato, sottolinea il Sole 24 Ore, devono fronteggiare un prelievo fiscale che in una città su due è in linea con quello delle locazioni di mercato. L'Imu sulle seconde case sfitte è all'1%, con picchi dell'1,06. Niente sconti alle imprese - Nessuna riduzione o quasi per gli immobili d'impresa. Le imprese riceveranno agevolazioni in pochi casi: negozi e laboratori utilizzati direttamente dai proprietari, alloggi realizzati dai costruttori e rimasti invenduti, cinema e teatri, botteghe storiche e negozi di vicinato.  

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