Lettera al Corriere

Il "non ci sto" di miss Scalfaro"Fango su mio padre perchè morto"

Matteo Legnani

Lei "non ci sta". Marianna Scalfaro, figlia dell'ex Capo dello Stato scomparso lo scorso 29 gennaio, scrive al Corriere per difendere il padre da ogni coinvolgimento nelle polemiche e nelle indagini sulla cosiddetta "trattativa tra Stato e mafia". Quella che, secondo l'ipotesi d'indagine, pezzi delle Istituzioni portarono avanti con Cosa nostra, offrendo un allentamento del "41 bis" (carcere duro) per i mafiosi, in cambio dello stop alle bombe. La tesi di miss Scalfaro è questa: lo vogliono coinvolgere nella vicenda, ritenendo che ne fosse al corrente e quindi la avallò, "perchè non può più rispondere". E cita, Marianna, un'intervista che il padre concesse sempre al Corriere nel 2009 e nella quale l'ex inquilino del Colle (dal 1992 al 1999) disse che "nessuno in nessuna maniera, diretta o indiretta, e neanche ponendo il tema sotto forma di interrogativo, mi ha mai parlato di una cosa del genere quando ero presidente della Repubblica". Poi, per essere pià chiara, Miss Scalfaro passa alle minacce: "Chiunque volesse dare altre interpretazioni ne risponderà nelle dovute sedi".