La casta della cultura

Un milione per guidare La ScalaBufera sul sovrintendente Lissner

Matteo Legnani

Il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, va all'attacco del sovrintendente del teatro La scala Stephane Lissner e del suo emolumento faraonico. Con due tweet: "Cosa pensano i lombardi di una Scala sostenuta da fondi pubblici che paga al sovrintendente un compenso superiore al milione?" E poi: "Il più alto dirigente regionale, con ben altre responsabilità, guadagna meno di un quarto di Lissner. E il suo stipendio è online". L'attacco del governatore lombardo si inserisce nella polemica suscitata dall'avallo, da parte del sindaco Giuliano Pisapia, del contratto di Lissner. Che prevede una retribuzione fissa di 449mila euro e spiccioli (alla quale, sola, si applica la riduzione del 10% prevista nel nuovo contratto). Ma a questa si aggiungono una parte variabile (al raggiungimento di obiettivi prefissati ma sicuramente a portata di mano) di circa 155mila euro; il costo del lussuoso appartamento di piazza del Carmine (85mila euro all’anno), il Tfr, la quota Inps e altri oneri a carico dell’azienda per una somma che si avvicina a 200mila euro. Il totale, a questo punto, fa già oltre 880mila euro. Cui si sommano ancora il costo (oltre 70mila euro) dell’ammiraglia con autista a disposizione di Lissner, la carta di credito e le spese di rappresentanza che nessuno – neppure tra i consiglieri di amministrazione – è ancora riuscito a quantificare con esattezza. Non bastasse, c'è pure un “premio di fine lavoro” di 300mila euro, che Lissner incasserà nel 2017, a fine contratto. In tempi di crisi e di una Scala che fatica a tenere i conti in "nero" e che ogni anno costa ai cittadini diversi milioni di euro in termini di contributi delle istituzioni locali (Comune, Provincia, Regione), cifre insostenibli.