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Contratto sadomaso col maritoMa lei si stufa e lo denuncia

Nel 2004 una coppia di Padova aveva sottoscritto un contratto di "schiavitù". Ora lui è indagato per maltrattamenti in famiglia

Matteo Legnani
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Come in "Cinquanta sfumature di grigio", ma otto anni prima. Nel romanzo-cult dell'estate 2012, il "Dominatore" e la "Sottomessa" sottoscrivono un contratto sadomaso con punizioni, regole e limiti. Nel 2004, una coppia di Padova aveva fatto la stessa identica cosa. Solo che, su quel contratto in dieci punti, ci aveva costruito un matrimonio. Ma si sa, gli anni passano, la passione si affievolisce ed ecco che lei denuncia lui per stalking e la coppia sadomaso finisce dal giudice. Lui oggi ha 42 anni, lei 32. Lui "padrone", lei "schiava".Lui è un lavoratore saltuario e gestisce anche un locale, lei fa la commessa. A unirli è la passione per il gioco erotico estremo. Una passione che nel marzo 2004 (un anno dopo essersi conosciuti) li spinge a firmare un contratto in cui lei si impegna a offrire corpo, mente e "tutta me stessa" in "schiavitù consensuale a tempo indeterminato". Durante le pratiche estreme, a lei la possibilità di ricorrere ad una parola in codice o tre colpi con la mano per avvertire il marito-padrone che qualcosa non stava andando nel verso giusto. Scritto nel contratto. E di seguito tanti altri particolari, anche minimi per definire ogni forma di quella schiavitù concessa e riconosciuta con contratto. Passano due anni e i due si sposano, poi hanno un figlio. Finchè, nel 2011 la "schiava" si ribella e nel settembre di quell'anno lo denuncia per maltrattamenti in famiglia. Il pm apre l'indagine, nel corso della quale si imbatte nel decalogo sadomaso sottoscritto dai coniugi sette anni prima. Lui ora è indagato.  

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