Grande fratello sui banchi

A scuola col badge: smsai genitori di chi bigia

Matteo Legnani

  Nell'era pre-digitale poteva essere il preside o l'insegnante a segnalare l'assenza di un alunno. Ma, con centinaia e centinaia di studenti, poteva essere complicato informare i genitori degli assenti. E pure eccessivo, visto che l'alunno poteva essere semplicemente a casa con l'influenza. E non in giro a bigiare, tra i giardinetti e il bar. Oggi, però, la tecnologia fa miracoli, come si dice. E all’istituto tecnico Enrico fermi si sono dotati di un'arma anti-bigiata assolutamente infallibile: il badge. Ne sono dotati tutti i 1.700 studenti, che quando entrano la mattina devono strisciarlo nell'apposito macchinario. Una cosa un po' triste per degli adolescenti, una cosa da "grande fratello" sui banchi di scuola. Ma tant'è, il sistema funziona. Perchè se uno studente non striscia il badge all'ingresso, al suono della campanella delle 8.06 un sms parte verso il telefonino dei genitori, che vengono così informati in tempo reale dell'assenza dei figli. E se lo studente non è a letto con 38 di febbre...