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L'ombra della 'ndrangheta anche sui voti di Sara Giudice, l'anti-Minetti

La giovane alle ultime regionali avrebbe ottenuto 1000 voti grazie ad un accordo del padre con i mafiosi. Ma non lui non lo sapeva

Nicoletta Orlandi Posti
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Le stesse cosche della 'ndrangheta che avrebbero aiutato Domenico Zambetti a farsi eleggere (dietro lauto compenso) avrebbero offerto e garantito voti anche a Sara Giudice, ex esponente del Pdl che creò la campagna anti-Nicole Minetti. E' quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare, emessa, tra gli altri, per l'assessore alla Casa della Regione Lombardia. In questo caso le cosche si sarebbero presentate come cordata di  imprenditori. A quanto pare, però, Sara Giudice era inconsapevole di quel che ci stava dietro e non è stata nemmeno indagata. A fare l'accordo con i mafiosi sarebbe stato il padre, Vincenzo Giudice, ex consigliere comunale ed ex presidente della società Metro Engeenering, ma non c'è prova che anche lui sapesse con chi avesse a che fare. Inoltre non avrebbe dato denaro, ma soltanto promesso una generica disponibilità a far entrare le imprese dei calabresi negli appalti della metrotranvia di Cosenza che verrà realizzata appunto da "Metro Engineering". “Sara Giudice, nel pomeriggio, ha convocato una conferenza stampa davanti a palazzo Marino: "E' chiaro che si tratta di un complotto perchè ho dato fastidio e qualcuno aveva tutto l'interesse a incastrarmi”. La 27enne, protagonista della battaglia contro l'ingresso di Nicole Minetti in Consiglio regionale, ricorda: “Un anno e mezzo fa ho fatto una battaglia chiara a tutti per  il merito e per la pulizia della classe politica e questa battaglia ha fatto sì che andassi contro l'uomo più potente d'Italia, Silvio Berlusconi, quando aveva il 30% di voti. Questo ha dato fastidio a molti ma io sono una persona per bene. Chi in  questo Paese vuole fare qualcosa di onesto e pulito - commenta - viene  travolto”. Per la sua battaglia contro l'elezione di Nicole   Minetti Sara Giudice venne espulsa dal Pdl e da allora, spiega “non ho più sentito nessuno del partito, nemmeno Silvio Berlusconi che non  credo mi voglia molto bene”. Tornando all'indagine che la vede protagonista “io - sottolinea - posso   portarvi tutti i 1.028 elettori che mi hanno votato. Si tratta di   gente onesta non credo che alla 'ndrangheta interessi una ragazza di   27 anni che vuole combattere quel sistema che oggi ha portato   all'arresto di un assessore del Pdl.

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