Femminicidio a Frosinone

Uccide la moglie gettandola dalle scale, poi confessa

Nicoletta Orlandi Posti

A poche ore dalla celebrazione per la festa della donna l’ennesimo caso di femminicidio nel Lazio. Un operaio edile di Veroli al culmine di un litigio ha lanciato dalle scale la moglie uccidendola. Il fatto è accaduto la notte scorsa nella zona periferica Giglio di Veroli, in via Mignardi. La donna, 45 anni, è stata trovata questa mattina priva di vita ai piedi delle scale all’interno della sua abitazione. In un primo momento si era pensato ad un incidente domestico o a un malore che l’aveva colpita nelle prime ore del mattino, dopo che lo stesso compagno era uscito di casa per andare a lavorare. Invece i rilievi dei carabinieri del reparto operativo provinciale e quelli della compagnia di Alatri hanno fatto emergere ben altra verità. L’uomo, un 44enne, interrogato ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato arrestato per omicidio. Sebastiano Fedele che ieri ha ucciso la moglie Silvana Spaziani dopo averla dapprima picchiata con una sbarra di ferro e poi lanciata dalle scale, era stato già condannato in primo grado a quattro anni di carcere. La condanna in primo grado dell’uomo era stata però sospesa in attesa dell’appello. Particolari raccapriccianti quelli che emergono dalla conferenza stampa che si è svolta presso il comando provinciale dei carabinieri di Frosinone. Gli investigatori del colonnello Antonio Menga hanno ricostruito uno spaccato familiare terrificante: la donna, come la stessa suocera, venivano puntualmente picchiate e maltrattate da quel marito-figlio padrone. Sebastiano Fedele, due anni fa, aveva colpito all’addome con una roncola la madre. La donna si salvò per miracolo. L’altra sera l’ennesima, drammatica lite a colpi di mazza in ferro. Poi l’epilogo con il volo dalle scale della moglie. L’autopsia, che verrà svolta quasi certamente lunedì, potrebbe chiarire tanti altri aspetti della vicenda. Certo è che Sebastiano Fedele, dopo aver raccolto la moglie agonizzante dalle scale, l’ha adagiata sul letto e si è messo a dormire. Quando si è svegliato e si è accorto che la moglie era morta, ha pensato di mettere in atto una commedia: ha chiamato la ditta delle onoranze funebri sostenendo che la moglie era morta di malore. Gli addetti alla preparazione della salma, viste le tante ecchimosi, hanno deciso di chiamare i carabinieri.