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Csm, aperto un fasicolo sul capo della Procura

Lucia Esposito
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L'esposto firmato dal pm Alfredo Robledo contro il capo della Procura di Milano Edmondo Bruti Liberati è approdato al Csm. Il comitato di presidenza del Csm, che si è riunito questa mattina, ha assegnato il fascicolo a due commissioni: la prima, competente per i trasferimenti d'ufficio per incompatibilità funzionale a ambientale, e la settima, che si occupa dell'organizzazione degli uffici giudiziari. Gli atti sono stati secretati. A chiedere che il caso arrivasse all'attenzione della prima commissione del Consiglio erano stati nei giorni scorsi i togati di Magistratura indipendente Angelantonio Racanelli, Alessandro Pepe e Tommaso Virga. L'accusa - Nel suo esposto Alfredo Robledo ipotizzava l'esistenza di alcune irregolarità che sarebbero state commesse dal capo della Procura nell'assegnazione dei fascicoli (leggi l'approfondimento). Al centro dell'esposto, cinque inchieste che per Robledo sarebbe dovute approdare sul suo tavolo e invece sono state assegnate al I Dipartimento, che si occupa di reati finanziari, guidato da Francesco Greco, che ha preferito no commentare, alla Dda, coordinata dall'aggiunto Ilda Boccassini e al III Dipartimento che si occupa di reati contro la famiglia, coordinato dall'aggiunto Pietro Forno. Le inchieste al centro del l'esposto sono quella sui conti del San Raffaele, assegnata al dipartimento di Greco. Tra i casi citati nella lettera, anche l'inchiesta per turbativa d'asta sulla vendita di alcune quote di Sea al fondo F2I di Vito Gamberale che sarebbe stata assegnata a Robledo in ritardo; una indagini per corruzione condotta dalla Dda invece che dal dipartimento reati contro la Pubblica Amministrazione; le indagini relative al reato di concussione a carico di Silvio Berlusconi nell'ambito dell'inchiesta Ruby finite sul tavolo di Ilda Boccassini, Piero Forno e Antonio Sangermano, prima al VII dipartimento e poi alla Dda; il caso 'Ruby ter' per le ipotesi di casa testimonianza commesse da alcuni testimoni (tra cui lo stesso Berlusconi, i suoi legali Longo e Ghedini e alcune Olgettine) dei processi Ruby e Ruby bis.   La reazione Il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati preferisce non commentare la vicenda della lettera inviata venerdì scorso dal suo vice all'organo di autogoverno dei magistrati per lamentare presunte irregolarità nell'assegnazione delle cause alle diverse sezioni della Procura. 

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