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Windows Xp, stop agli aggiornamenti: ecco cosa può succedere

Andrea Tempestini
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Windows XP, il celebre sistema operativo di Microsoft, da ieri, 8 aprile, ha cessato ufficialmente di essere aggiornato dalla casa di Redmonton (anche se per ancora un anno la software-house offrirà una protezione antivirus). Eppure, XP, stando alle statistiche è ancora il sistema utilizzato da un computer su tre (dopo di lui sono usciti Windows Vista, Seven e Windows 8). Insomma, i pirati informatici sono liberi di infiltrarsi nei sistemi basati su XP un po' come vogliono: trovare o creare delle falle all'interno del sistema operativo potrebbe diventare un gioco da ragazzi. Il punto è che, come vi abbiamo spiegato in un precedente articolo, Windows XP è il sistema utilizzato dal 95% dei bancomat, che potrebbero esporre a un serio rischio clonazione le vostre carte. Trasporti e aziende - Ma Windows XP non è il cervello soltanto dei bancomat. Già, perché per esempio è il sistema operativo delle stazioni e degli aeroporti: dietro i tabelloni di arrivi e partenze, nella stragrande maggioranza dei casi, c'è ancora il vecchio sistema Microsoft. E se un hacker volesse taroccare i tabelloni stessi, ora, potrebbe riuscire a farcela senza particolari impicci, con tutto ciò che ne potrebbe conseguire. Inoltre sono molte le aziende e, soprattutto, gli uffici della Pubblica amministrazione che, al pari delle reti di trasporto, non si sono ancora preparate al cambio, che avverrà tra una manciata di giorni. Attacco planetario - La vicenda ricorda da vicino quella del Millennium Bug, il presunto "difetto" che, allo scoccare dell'anno 2000, avrebbe dovuto far impazzire i sistemi informatici di mezzo mondo (ma così non fu). Non resta che attendere e vedere quali saranno le conseguenze. A rischio ci sono enormi banche dati, i soldi dei bancomat e anche la sicurezza dei cittadini (si pensi ai trasporti). Il timore è che la giornata di ieri possa essere l'inizio di gigantesco attacco hacker su scala globale. Non a caso, Microsoft invita tutti i soggetti interessati ad effettuare l'upgrade da XP a Windows 8. I dati - Qualche dato, inoltre, lo snocciola Carlo Mauceli, responsabile Microsoft Italia della digitalizzazione in rapporto alla Pubblica amministrazione e al governo. Mauceli spiega a Repubblica: "In Italia ci sono aziende private e pubbliche che si sono messe al passo da tempo, ma tante altre non lo hanno fatto. Soprattutto nella Pubblica amministrazione, con una situazione critica nella sanità". Secondo i dati, infatti, il 24% delle Pmi del Belpaese utilizza XP per oltre l'80% dei computer. L'Enav, la società Nazionale per l'Assistenza al Volo, ha fatto sapere che "è in linea coi tempi e le modalità di passaggio da XP a Windows 7 su circa 2mila postazioni". Sulle altre lavora ancora Xp.

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