Uccide la moglie a martellate: non sopportava la separazione
Quando è stato arrestato si trovava sul balcone intento a ripulirsi dal sangue. Sarebbe stata la mancata accettazione della separazione a portare all'omicidio della 43enne, avvenuto stamane a Terni, per il quale è finito in manette il marito, un operaio di 48 anni. L'allarme del vicino - Secondo quanto riferito dalla polizia, la telefonata al 113 è arrivata poco dopo le 8: «Sento delle urla di donna da una casa vicina, venite». Due pattuglie della Volante pochi minuti dopo erano sul posto ma, secondo quanto si apprende, per la donna non c'era già più niente da fare. Il corpo era riverso a terra vicino all'ingresso in un lago di sangue con un martello accanto. L'uomo era invece sul terrazzo e ha tentato un'inutile resistenza, prima di essere bloccato. La separazione - La ricostruzione dell'intero accaduto è ora al vaglio degli inquirenti, mentre dai primi accertamenti si è potuto appurare che la coppia viveva separata da qualche mese e che a fine maggio ci sarebbe stata la prima udienza per la separazione. La mancata accettazione della separazione - riferiscono sempre gli inquirenti - avrebbe portato l'uomo alla decisione di andare a casa della moglie questa mattina presto, aspettare che il figlio uscisse per andare a scuola e poi entrare in casa quando la moglie stava uscendo per andare al lavoro in un call center. L'aggressione - L'avrebbe subito aggredita, cogliendola di sorpresa, ancora sull'uscio. Probabilmente - è sempre la ricostruzione della polizia - dopo essere arrivato sotto casa con un ciclomotore, che ha parcheggiato nascosto fra i cespugli, ha indossato gli indumenti e poi è salito in casa. La donna sarebbe stata colpita con un martello, che l'uomo aveva portato con sè, e con un coltello, che sono stati sequestrati, mentre è tuttora in corso l'esame del medico legale. Di quanto avvenuto sono stati avvisati i parenti della coppia.