La sentenza

Bondage, Mulè: condannato a quattro anni e otto mesi

Andrea Tempestini

  Quattro anni e otto mesi di reclusione per omicidio colposo con l’aggravante della previsione dell’evento (detta anche colpa cosciente) e per lesioni colpose: è la condanna che il gup Giacomo Ebner ha inflitto, al termine del giudizio con rito abbreviato, all’ingegnere Soter Mulè, 45 anni, che la notte del 9 settembre 2011 provocò la morte della 23enne Paola Caputo, deceduta per asfissia nel corso di un gioco erotico (il bondage), e il ferimento di Federica, amica della vittima, finita in coma dopo essersi fatta legare secondo la pratica dello shibari. Il pm Maria Letizia Golfieri aveva sollecitato la stessa pena ma contestando all’imputato il reato di omicidio preterintenzionale nonostante l’ipotesi più lieve, quella di omicidio colposo, fosse stata già configurata dal gip e dal tribunale del riesame quando Mulè finì in carcere. La tragedia avvenne in un garage di un palazzo affittato in parte dall’Agenzia delle Entrate e in parte dall’Enav in via di Settebagni.