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Expo, tangenti e arresti. L'sms di Paris: "Greganti governa le Coop, è un martello"

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Giulio Bucchi
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Altro che cane sciolto, Primo Greganti "è quello che governa le Coop". Rosse, naturalmente. A confermare il ruolo centrale del Compagno G nella vicenda delle tangenti e appalti per Expo è un sms di Angelo Paris, ex numero due di Expo finito in manette 10 giorni fa insieme allo stesso Greganti, al faccendiere Gianstefano Frigerio, l'imprenditore vicentino Enrico Maltauro e l'ex segretario ligure dell'Udc Sergio Cattozzo. Nel messaggio che ha inviato a "tale Massimiliano Riva", emerge dall'inchiesta dei pm milanesi Gittardi e D'Alessio, Paris esaltava il ruolo dell'ex storico funzionario del Pci e tesserato del Pd fino allo scoppio dello scandalo: "Le coop rosse al momento performano male su Expo, e quindi lui è il martello che le fa rigare. Ma hai capito che dimensione c'è in ballo su Expo?". Appalti agli amici - Milioni di euro in appalti e tangenti, per pochi. Perché, come spiega Paris, l'importante per chi volesse entrare nell'affare era diventare intimo della "Cupola", con Greganti a garantire contatti politici con il centrosinistra e il Professore, Frigerio, a fare altrettanto con il centrodestra. Dalle carte degli inquirenti emerge un contatto tra la Seinco, società intestata alle figlie dello stesso Greganti (che ai magistrati ha ribadito di occuparsi da anni di legno, e non più di appalti) e la Cooperativa Muratori & Cementisti (Cmc) di Ravenna. Quest'ultima partecipa alla costruzione del padiglione francese, ma a Repubblica il presidente Massimo Matteucci precisa di aver ottenuto tutto "alla luce del sole, senza tangenti".

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