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Vacanze, reclami, rimborsi, come rimediare agli imprevisti

Ignazio Stagno
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Tempo di vacanze, ma anche tempo di reclami e rimborsi. Non sempre le ferie estive sono sinonimo di relax. Spesso tra aerei cancellati, alberghi fatiscenti e mete che diventano "a rischio", il riposo diventa fatica a colpi di carte bollate. Ecco dunque una breve guida che propone il Sole 24 Ore per chi ha problemi durante il viaggio.  Alloggio - Per quanto riguarda gli alberghi è bene ricordare la caparra richiesta al momento della prenotazione, salvo diversi accordi non verrà rimborsata se il cliente non si presenta senza dare preavviso. Diverse strutture indicano in dettaglio le penali applicate in caso di rinuncia, normalmente crescenti via via che ci si avvicina al periodo prenotato. In assenza di una preventiva indicazione contrattuale però l'albergatore non potrà sostenere la generica richiesta di una penale da sommare alla caparra già versata.  I voli - Sul fronte dei biglietti aerei bisogna fare particolare attenzione. I mancati imbarchi e i ritardi aerei sono da sempre oggetto di contenzioso tra compagnie e passeggeri. Le regole vigenti del Regolamento europeo n.261 del 2004 vale per qualunque compagnia. Il mancato imbarco può essere causato dalla cancellazione del volo, oppure e proprio rifiuto da parte della compagnia di imbarcare il passeggero. Qualora la compagnia dovesse avere legittimi motivi per non imbarcare il passeggero (ad esempio condizioni di salute di chi viaggia, oppure overbooking). In quest'ultimo caso la stessa compagnia dovrà però versare immediatamente una compensazione ai passeggeri lasciati a terra. Al di fuori di tutte le ipotesi i passeggeri conseguono il diritto a ricevere un'adeguata assistenza a terra comprensiva di pasti bevande e sistemazione in albergo. Contante - La prima regola da ricordare è che il trasporto a seguito di denaro contante è libero per importi complessivi inferiori di 10mila euro.  La regola vale anche per i viaggi nei paesi extracomunitari. Attenzione che, a livello comunitario - come ricorda il Sole 24 Ore - la nozione di denaro contante è fissata con un regolamento Ue (1889/2005). Questo regolamento stabilisce che il denaro contante comprende, oltre alle banconote e le monete, anche tutti gli strumenti negoziabili al portatore. Tra questi si annoverano anche i travellers cheques e gli assegni.  Mete a rischio - Secondo la disciplina del Codice del Turismo, l'annullamento del viaggio da parte del consumatore non lo esime dal dover pagare una penale, se prevista dal contratto, a prescindere da quale sia la causa del ripensamento. Fa però eccezione l'ipotesi in cui il viaggio sia divenuto irrealizzabile a causa di eventi metereologici o socio-politici sopravvenuti, tali da giustificare l'emissione di appositi avvisi da parte del ministero degli Affari esteri. In questi termini, se il recesso del consumatore è pienamente giustificato, c'è l'obbligo per l'operatore turistico di restituire interamente quanto pagato dal cliente. 

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