Opera di Roma, coro e orchestra licenziati: "Decisione per non chiudere"
"Il Cda ha approvato l'esternalizzazione dell'orchestra e del coro votando una procedura di licenziamento collettiva". Così il sindaco di Roma Ignazio Marino dopo il Cda del Teatro dell'Opera. "Una scelta molto dura e sofferta - dice il sovrintendente Carlo Fuortes -. Pensiamo che questa strada possa sventare le decisione di una chiusura". "Passaggio doloroso ma necessario" - L'esternalizzazione di coro e orchestra decisa dal cda "è un passaggio doloroso ma necessario per salvare l'Opera di Roma e ripartire". Lo dice il ministro della cultura Franceschini che proprio ieri si era augurato per il teatro romano 'scelte coraggiose'. La situazione, dice, era diventata "insostenibile". "Se ci saranno le condizioni cercheremo un direttore" - "Noi auspichiamo che tutti o parte di musicisti e artisti del coro si riuniscano e formino un soggetto - ha detto Fuortes - Ci sono 75 giorni per capire ed eventualmente trattare e definire il percorso successivo. Se si organizza tutto nel migliore dei modi dal 1 gennaio il teatro dell'Opera potrebbe aver nuova orchestra e coro". "Non è mai avvenuto un licenziamento collettivo di orchestra e coro. E' un disegno innovativo in Italia ma in Europa molto utilizzato", ha aggiunto Fuortes ribadendo che "non c'era altra possibilità se non la chiusura". Il sindaco di Roma Marino ha poi spiegato che al momento non è in programma la cancellazione dell'Aida. '"Se ci saranno le condizioni ci attiveremo per la ricerca di un direttore, se non ci saranno le condizioni allora non cercheremo un direttore". Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino parlando di una delle due opere che avrebbe dovuto dirigere il maestro Riccardo Muti.