Il caso

Angela Celentano, il governo Renzi sblocca le risorse: gli investigatori torneranno in Messico

michele deroma

Per le ricerche di Angela Celentano, la bambina scomparsa durante una gita sul monte Faito il 10 agosto 1996, scende ora in campo il governo: sono state infatti sbloccate le risorse che, nelle prossime settimane, dovrebbero consentire agli investigatori di tornare in Messico per dare definitivamente un volto a Celeste Ruiz, la giovane messicana che nel 2010, in una serie di mail inviate alla famiglia Celentano, affermò di essere Angela, di trovarsi ad Acapulco e di non voler più essere cercata. Il giallo delle foto di Angela Celentano in Messico L'inchiesta - Durante un summit effettuato in procura a Torre Annunziata, i magistrati hanno assicurato che l’indagine resterà aperta fino a quando si sarà chiarita la vera identità di Celeste Ruiz. Un impegno ribadito anche dai rappresentanti dell’Interpol, pronti a raggiungere Acapulco dopo due anni, per passare nuovamente al setaccio la città messicana e interrogare i protagonisti della vicenda: Cristino Ruiz, il dipendente del ministero della Giustizia messicano dalla cui abitazione partirono le mail indirizzate ai Celentano, e Josè Manuel Vazquez Valle, colui che ha confessato di aver inviato le mail, salvo poi ritrattare e cambiare versione dei fatti.