Cécilie Kyenge triste per il Pd che salva Roberto Calderoli

Giovanni Ruggiero

L'ex ministro Cécile Kyenge non si dà pace dopo che la giunta per le immunità al Senato ha deciso che Roberto Calderoli non la ha insultata. "Quando vedo la Kyenge - disse il leghista vicepresidente del Senato - non posso non pensare a un orango". La giunta ha deciso che quella frase rientra nell'insindacabilità parlamentare, Calderoli poteva dirlo e lo hanno confermato con il voto a favore i parlamentari di Lega, naturalmente, Autonomie, Ncd, Forza Italia e addirittura del Pd, proprio il partito dell'ex ministro.. "Quando vedo la Kyenge - disse il leghista vicepresidente del Senato - non posso non pensare a un orango". La giunta ha deciso che quella frase rientra nell'insindacabilità parlamentare, Calderoli poteva dirlo e lo hanno confermato con il voto a favore i parlamentari di Lega, naturalmente, Autonomie, Ncd, Forza Italia e addirittura del Pd, proprio il partito dell'ex ministro. Dem a corrente alternata - Ed è proprio con i suoi compagni di partito che se la prende la Kyenge in un'intervista su Repubblica: "Se l'abbiano fatto con calcoli elettorali - ha detto - la troverei una cosa ancora più grave". Insomma per l'ex ministro i piddini si può anche scaricare una delle grandi battaglie di civiltà pur di raccimolare qualche voto in più in aula e dire candidamente che pure loro potrebbero pensare a un orango davanti a una foto del primo ministro nero d'Italia.