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Crisi, Bagnasco interviene:

"Tutelare di più i precari"

Albina Perri
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Ai vescovi non piace la politica ecomonica e difesa dei lavoratori del governo. E neppure il ddl sicurezza. E allora attaccano l'esecutivo. Un «fisco più equo», farsi carico della «fascia dei precari» e approntare "ammortizzatori sociali", che fin qui sono stati "davvero modesti". Lo chiede il presidente della Cei Angelo Bagnasco nella prolusione con cui ha aperto i lavori della 59esima assemblea generale dei vescovi. Bagnasco punta il dito controchi pensa che, in tempi di crisi, i lavoratori siano "una futilezavorra" dalla quale "scaricare la nave". Al contrario, sostieneBagnasco, "il patrimonio di conoscenze e esperienze" garantito dailavoratori sarà "base da cui ripartire", una volta superata la crisi equesta "non si supera" creando disoccupati. I vescovi non sono soddisfatti neppure del ddl sicurezza, in quanto le "significative correzioni" apportateprima dell'approvazione alla Camera "non hanno superato tutti i puntidi ambiguità". Il cardinale, nella prolusione alla 59esima Assemblea dei vescovi italiani,ha poi aggiunto che la concomitanza tra la ripresa dell'arrivo di immigraticlandestini via mare e la campagna elettorale "non ha sempre assicuratol'obiettività necessaria a un utile confronto".

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